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15 Aprile 2021 - 20:37
Pugliese: «Un progetto emozionante sotto tutti i punti di vista»
Finalmente verranno scoperti i fondali del lago d’Averno grazie all’associazione Vela Latina Monte di Procida, arrivata a una firma con l'Ente Parco dei Campi Flegrei per l’Operazione Avernum: tutto ciò grazie anche alla collaborazione di Idrosfera: “Il 9 aprile è stato siglato l'accordo formale tra la scrivente associazione e l'Ente Parco dei Campi Flegrei per l’Operazione Avernum.
L'associazione Vela Latina Monte Di Procida, sarà responsabile e capofila di un raggruppamento che coinvolge anche l'Istituto Nazionale Biosistemi e Biostrutture e il partner privato Idrosfera s.n.c società esperta nel settore delle indagini in ambiente marino.
L'iniziativa è possibile grazie a soci e sostenitori dell'associazione che avvalendosi delle dotazioni nautiche, delle professionalità e della strumentazione avanzata messe a disposizione quali scanner multibeam, sedimentechosounder, campionatori di acqua, ha lo scopo di produrre modello morfo-batimetrico del fondale del lago Averno, uno dei luoghi più densi di mistero e fascino dei Campi Flegrei. Conosciuto sin dall'antichità come “la porta dell’inferno” e approfondire quindi le conoscenze dell'area dal punto di vista archeologico e dal punto di vista scientifico-naturalistico.
Salvo complicazioni dovute alle norme per il contrasto dell'epidemia Covid, ad oggi, le date previste per le operazioni sul sito sono dal 19 al 23 maggio”. Un grande progetto come si evince dalle parole di Antonio Pugliese, costruttore navale e presidente dell’associazione Vela Latina:
“Ci occupiamo di archeologia, siamo impegnati nella ricerca attorno a Monte di Procida, in questo caso riguardante il sottomarino SA3 Kammamuri, risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
E’ un mio vecchio sogno sfatare il mito della profondità del lago d’Averno, quindi ho chiesto ai nostri soci, professionisti in vari settori, di prendere parte a questa iniziativa. In seguito abbiamo inoltrato la richiesta, un anno fa, al presidente del Parco dei Campi Flegrei, vale a dire Franco Maisto; le ricerche le facciamo con la società Idrosfera, rappresentata da Francesco Saggiomo e Alessandro Rignani, senza dimenticare l’ingegnere Felice Mattera. Nel 2015, in occasione della ‘regata’ al lago, facemmo la carta nautica, poi regalata al Comune di Bacoli per fare tutto con sicurezza.
Il presidente dunque si è buttato a capofitto in questo progetto, permettendoci di firmare un protocollo d’intesa tra noi, l’Idrosfera e l’ente Campi Flegrei. Prima volta nella storia, potrebbero esserci sorprese importanti, magari troviamo relitti di una certa importanza: avremo anche specialisti di tutti i settori per stabilire lo stato di salute del lago.
Emozionante sotto tutti i punti di vista, abbiamo anche geologi nel nostro team per assicurarci dello stato di salutedell’Averno. Sarà fatto in tutta sicurezza, le persone saranno controllate, stiamo richiedendo le autorizzazioni per realizzare tale progetto verso la fine di maggio, Covid permettendo.
La barca che useremo è adibita a entrare in zone naturalistiche, poichè non inquina, oltre a una d’appoggio della nostra associazione, la Janara: dopo oltre 2000 anni una barca a vela navigherà nel lago d’Averno. I responsabili dell’archeologia sono dottoressa Mara Chiocca, nostra socia, e dottor Lorenzo Looz”.
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