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12 Aprile 2022 - 19:06
Napoli allo specchio: passato e presente, memoria e attualità si rincorrono nell’ultimo film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”, disponibile su Netflix. Emozioni che il fotografo Gianni Fiorito ha immortalato nei 51 scatti che compongono “È stata la mano di Dio – Immagini dal set” (a destra, due scatti) Curata da Maria Savarese, la mostra, finanziata dalla Regione Campania nell’ambito dei progetti Poc Cultura e prodotta da Film Commission Regione Campania, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, inaugura domani alle 17, nella Sala del Toro Farnese dove rimane fino al 5 settembre di quest’anno. tica e il pubblico di tutto il mondo. Le fotografie non sono la mera riproposizione delle scene girate né la cronaca del backstage, ma una sorta di viaggio nella personale “Grande bellezza” del regista. La macchina da presa e l’obiettivo fotografico corrono da Marechiaro a Posillipo, dal Vomero ai Quartieri Spagnoli, dallo Stadio Diego Armando Maradona a piazza del Plebiscito. E ripercorrono luoghi molto amati da Sorrentino come Capri, la costiera sorrentina, Stromboli. Altro aspetto importante della mostra è la lettura tematica delle immagini ideata da Fiorito: San Gennaro e o’ munaciello, Napoli anni ’80, la famiglia, la passione, la ricerca della felicità, il cinema, la perseveranza rappresentano l’itinerario da seguire per scoprire un mondo a metà strada tra l’amarcord e la contemporaneità. La fantasia mette al riparo da sentimenti nostalgici, dal tentativo di evocare con rimpianto quello che è scomparso e che non c’è più. La mostra è anche una carrellata di volti e corpi, quelli che danno vita al film. E apre a nuove interpretazioni sia sul mondo interiore di Sorrentino – che dal particolare si veste di universale - sia su Napoli, una metropoli in grado di rinnovarsi continuamente e di mantenere intatta la propria identità. «Per la Film commission Regione Campania - dichiara la presidente Titta Fiore - questo evento espositivo che rende omaggio al talento di un regista celebrato nel mondo e alla ‘grande bellezza’ di Napoli si presenta anche come un’occasione importante per sottolineare il grado di maturità raggiunto dal comparto regionale dell’audiovisivo. Le foto del set di Paolo Sorrentino raccontano indirettamente, oltre all’appeal del territorio e all’affidabilità dei suoi artisti e professionisti, la capacità di accogliere processi produttivi complessi grazie a un sistema regionale efficace che sta dando risultati molto positivi nel segno della continuità e dello sviluppo”. «Cinema e fotografie, muse tra le muse, sono ormai di casa al Mann. I personaggi di “È stata la mano di Dio” dialogano naturalmente con uomini e donne del passato, ritratti nei capolavori del Museo, trasmettendo i medesimi sentimenti: l'amore, il dolore, la rabbia, la malinconia. E poi c’è Napoli, che l’arte di Sorrentino contribuisce a rendere globale, affascinante, mitica nella sua “grande bellezza” e nella sua gente» commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
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