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17 Novembre 2022 - 14:15
Il 2022 si chiuderà con le iniziative dedicate alle celebrazioni per il 150° della scomparsa di Giuseppe Mazzini e il 2023 si aprirà con quelle dedicate alla nascita di Gaetano Salvemini. Il Centro Studi “Leonardo La Puma”, non poteva esimersi dal dovere morale di dedicare le sue iniziative per l’anno in corso alle celebrazioni di Giuseppe Mazzini, pensatore e personaggio su cui Leonardo La Puma ha scritto pagine profondamente meditate, tipiche della sua acribia nel soffermarsi sulla correttezza filologica del linguaggio politico. Memori della “pedagogia politica” mazziniana abbiamo fin da subito cercato di coinvolgere nelle nostre iniziative non solo l’università ma anche le istituzioni scolastiche più vicine al nostro territorio. E siamo stati particolarmente fortunati, sia per la disponibilità dei docenti universitari che, come sempre hanno accolto con grande entusiasmo i nostri inviti, sia per la favorevole accoglienza che l’Istituto di Istruzione Superiore “Gaetano Salvemini” ha concesso alla nostra idea di elaborare un “Lessico della Democrazia”, frutto delle riflessioni degli studenti coinvolti nel nostro progetto.
Il lessico politico della modernità fatica ad orientarsi sulla scena, come un attore il cui copione appare sfasato rispetto all’ambientazione in cui pure deve poter recitare. La crisi è insomma anche linguistica, una crisi di corrispondenza tra «nomi» e «cose». Come se, tra gli eventi che accadono e le parole che li nominano, bisognasse oggi percorrere un guado scivoloso e denso di insidie. Questa condizione ci pone di fronte al problema di sviluppare una nuova cassetta degli attrezzi, di levigare la superficie dei concetti per distinguere tra quelli che conservano ancora l’originario significato, senza importanti mutamenti semantici, e quelli che, invece, o hanno mutato il loro contenuto euristico, o non hanno più alcuna capacità esplicativa rispetto alle mutate condizioni politiche, sociali e culturali della post-modernità.
Gli studi su Giuseppe Mazzini hanno conosciuto nell’ultimo quindicennio una nuova stagione di ricerche, iniziata dai contributi di Salvo Mastellone, che ha sottolineato la dimensione internazionale del suo pensiero che lo rende uno dei principali pensatori della “democrazia ottocentesca” accanto a personaggi come John Stuart Mill, Alexis de Tocqueville e Karl Marx. In particolare, grazie agli studi di Martin Wight, Nadia Urbinati, Eugenio Biagini e Christopher A. Bayly. Sulla scia delle suggestioni di Mastellone, Leonardo La Puma si è cimentato con la figura del
Genovese, pubblicando nel 2008 il suo “Giuseppe Mazzini, democratico e riformista europeo”, che per noi ha rappresentato il principale canovaccio da cui ripartire per l’analisi del pensiero mazziniano. Mazzini è stato individuato come il padre della tradizione politica del “patriottismo democratico” e del “cosmopolitismo delle nazioni” che avrebbe contato nel 20 secolo esponenti come Wodrow Wilson, Mohāndās Gāndhi e Nelson Mandela.
Giovedì 17 novembre, a partire dalle 15:30, presso l’Oratorio “Don Tonino Bello”, a Presicce, si ritroveranno per affrontare questi temi studiosi italiani e stranieri. Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali della Prof.ssa Anna Cesi-La Puma, Presidente Centro Studi La Puma; del Magnifico Rettore, Università del Salento, Prof. Fabio Pollice; del Prof. Mariano Longo, Direttore Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università del Salento; della Prof.ssa Chiara Florinda Vantaggiato, dirigente scolastico, I. I. S. “G. Salvemini”, Alessano; del Prof. Francesco Tuccari, Presidente dell’Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche, Università di Torino e del Sindaco di Presicce-Acquarica, Avv. Paolo Rizzo,
Nella prima sessione sarà esaminato il contributo di Leonardo La Puma, studioso di Giuseppe Mazzini. La Prof.ssa Rossella Bufano, dell’Università del Salento proporrà un’analisi degli studi di La Puma su Mazzini, focalizzando la sua attenzione sul superamento della politica dei diritti. "La visione dell'alleanza dei popoli europei di Giuseppe Mazzini nella interpretazione di Leonardo La Puma”, sarà l’attualissimo contributo del Prof. Rafal Lis, della Jesuit University Ignatianum di Cracovia. Il Prof. Leone Melillo, dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, già allievo del Prof. La Puma, proporrà un contributo sul tessuto pedagogico del “testamento politico” di Carlo Pisacane nella prospettiva mazziniana nell’ottica degli studi lapumiani. Gli interventi saranno moderati dalla Prof.ssa Anna Rita Gabellone, Università del Salento.
Alla fine della prima sessione, sul palco saliranno docenti e studenti dell’I. I. S. “G. Salvemini”, di Alessano, coordinati Prof. Lorenzo Di Domenicantonio per la presentazione dei risultati del progetto “Lessico della Democrazia”.
Dopo il rituale coffee break, alle 18: 00, i lavori riprenderanno con l’analisi dell’influenza europea del pensiero mazziniano. La Prof.ssa Agnieszka Puszkow-Bańka, della Jesuit University Ignatianum di Cracovia con un contributo sull’idea di nazione negli scritti di Joachim Lelewel e Giuseppe Mazzini e le tradizioni democratiche nazionali nel tardo Ottocento e all’inizio del Novecento (The idea of the nation in Joachim Lelewel and Giuseppe Mazzini’s writings and the late Nineteenth and early Twentieth Century national-democractic traditions). Il prof. Piotr Szymaniec, dell’Angelus Silesius University of Applied Sciences di Walbrzych, parlerà della ricezione di Mazzini in Polonia, attraverso la lettura di un autore come Władysław Jabłonowski (1865-1956). Chiuderà i lavori il Prof. Salvatore Colazzo, dell’Università del Salento, con un’analisi di un saggio colpevolmente trascurato dagli studiosi del Genovese, intitolato Filosofia della Musica, sul valore politico della musica. Il moderatore della seconda sessione sarà il Dr. Massimo Ippazio Ciullo, Senior Fellow Centro Studi Leonardo La Puma.
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