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16 Febbraio 2023 - 08:30
Primati del Regno delle Due Sicilie
Dal suo piedistallo, nell’attuale piazza della Repubblica a Battipaglia, Ferdinando II di Borbone guarda le ultime Comprese, modello di edilizia futuribile del Regno delle Due Sicilie. Lui stesso apportò modifiche al progetto dei fabbricati, portando da 10 a 12 palmi l’altezza del secondo piano e orientando la facciata verso la strada principale. Tra progettazione ed esecuzione le prime quattro Comprese furono pronte in un anno appena.“All’epoca era davvero un miracolo progettuale”, ha scritto lo storico Antonio Cestaro. Era il dicembre 1858. Un altro miracolo di ingegneria erano state le bonifiche della Piana del Sele, parte del progetto di bonifica di circa 340 mila ettari di terre paludose del Regno, al di qua del faro. La Francia aveva inviato i propri ingegneri a studiarle. Le aveva realizzate il barone Giacomo Savarese, un economista che Ferdinando II aveva nominato nel 1855 capo dell’ Amministrazione generale della bonificazione. La colonia agricola di Battipaglia l’aveva progettata lui a febbraio del 1858. Due anni dopo con l’unificazione, alla quale non credeva, Savarese si fece da parte. All’ingegnere Errico Dombré, direttore delle bonifiche della Piana del Sele e responsabile dell’edificazione della colonia andò molto peggio. Fu assassinato all’arrivo dei garibaldini.
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