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17 Giugno 2023 - 15:50
Martedì alle 17.30 presso il Foro del Parco Archeologico di Pompei avrà luogo la cerimonia di conclusione del “Grande Progetto Pompei" presieduta dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, presente fra gli altri il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
«Sarà ripercorso lo sviluppo del programma straordinario di recupero del sito archeologico illustrandone gli eccellenti risultati conseguiti per i quali l'intervento è oggi indicato dall'Unione Europea quale modello da perseguire nella gestione dei fondi comunitari e nazionali e concreto esempio di produttiva sinergia tra Commissione europea e Governo nazionale - riferisce una nota del Mic - Un modello i cui fattori premianti sono stati la disponibilità finanziaria immediata, il pronto reimpiego delle economie maturate in esito alle procedure di gara e la costituzione di una struttura dedicata la cui governance è stata affidata in via continuativa all'Arma dei Carabinieri».
Il Grande Progetto Pompei si è articolato in 76 interventi ripartiti in 5 piani, realizzati in due fasi di finanziamento: la prima pari a un importo complessivo di 39,7 mln di euro; la seconda pari a 65,3 mln di euro. Un programma imponente, la cui realizzazione, a fronte di una dotazione finanziaria pari a 105 mln di euro, ha comportato l'impiego, in una cornice di sicurezza garantita dall'applicazione di un rigido protocollo di legalità sottoscritto con la Prefettura di Napoli, di oltre 92,7 mln di euro, dato che fissa al 98,07% l'impiego totale delle risorse a disposizione.
Al termine dei lavori di realizzazione del programma, risultano essere messi in sicurezza 2,7 km di fronti di scavo che costeggiano i 22 ettari di area ancora non interessata dagli scavi e rimosse 30.000 tonnellate di materiale, lapilli, cenere e terreno, salvaguardati 50 km di colmi murari e 10.000 mq di intonaci per complessivi 45 edifici oggetto di restauro, sviluppato un itinerario facilitato di oltre 4 km per persone con ridotta funzionalità motoria, rinvenuti numerosissimi reperti archeologici e monitorate le attività condotte dai 781 operatori economici.
«Il Grande Progetto Pompei è stato un'opportunità unica non solo per migliorare le condizioni complessive del sito archeologico ma anche per stimolare la ricerca, sviluppare nuove competenze e specifiche conoscenze, aggiornare tecniche e modalità di lavoro, basate oggi sull'interdisciplinarietà e sull'impiego di materiali innovativi nelle attività di restauro - spiega ancora la nota del Mic - Il complesso degli interventi realizzati ha aumentato la superficie fruibile del sito e ha accresciuto l'attrattività dell'area sotto il profilo culturale e turistico, producendo effetti sicuramente positivi sul tessuto occupazionale e produttivo del territorio, anche in termini di dotazione infrastrutturale».
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