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Regicidio a Monza, omaggio a Napoli per Re Umberto I

Regicidio a Monza, omaggio a Napoli per Re Umberto I

Tricolore e corona d'alloro deposti ai piede dei monumenti sul lungomare di Napoli (via Nazario Sauro) e al corso A. di Savoia-Aosta

NAPOLI. La delegazione dei monachici guidata, dal Gr. Uff. Rodolfo Armenio ha deposto due fasci di alloro, rose bianche e blu inviati dal Capo della Casa Reale d'Italia il Principe di Napoli Vittorio Emanuele davanti ai monumenti dedicati a Umberto I (Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900) Re d'Italia dal 1878 al 1900, ucciso a Monza da Gaetano Bresci, un anarchico toscano. Si è svolta così la cerimonia per onorare il  Re d'Italia. Dopo la deposizione, il Gr. Uff. Rodolfo Armenio ha letto il messaggio inviato da Vittorio Emanuele 

".....in occasione della cerimonia di commemorazione del 123° Anniversario del Regicidio del mio Augusto Avo, S.M. il Re Umberto I desidero inviare a Voi tutti il mio grato e memore saluto.
Il Regicidio di Monza è stato uno dei più tragici accadimenti per la Nazione. Con questo delitto, il 29 Luglio 1900, anche l'Italia, dopo altri Paesi, veniva colpita nel cuore delle istituzioni, con l'assassinio del Capo dello Stato. Se il cordoglio fu unanime e trasversale a tutte le forze politiche, la scomparsa, così tragica ed improvvisa del Sovrano, prode Soldato, Medaglia d’Oro al Valor Militare per i gloriosi fatti di Villafranca del 1859, fu particolarmente dolorosa per la mia Casa. Ma tutto questo faceva parte del ‘mestiere di Re', per usare un'espressione particolarmente gradita al mio Augusto Genitore, S.M. il Re Umberto II, che durante gli anni d'esilio mi parlò a lungo del Regicidio e di quanto Egli apprese su quella tragica notte.
Credo che al di là di ogni retorica, il sacrificio della vita nell'adempimento del proprio dovere, sia una grande lezione morale per un’Italia oggi così provata dal difficile contesto internazionale, i cui Valori fondanti (Dio, Patria e Famiglia) sembrano essere minacciati da una crisi che più che economica, sembra essere una crisi delle coscienze.
Desidero ringraziare il Gr. Uff. Rodolfo Armenio per aver organizzato questa cerimonia e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito di questa celebrazione. A Voi tutti, invio il mio più caloroso saluto. Vittorio Emanuele".

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