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Buon compleanno a De Simone, il maestro compie 90 anni

Buon compleanno a De Simone, il maestro compie 90 anni

Come si festeggiano i novant’anni di un genio? Non è affatto facile perché nel caso specifico si parla del compleanno del maestro Roberto De Simone (nella foto) che oggi compie 90 anni, e che tanto ha fatto per la cultura e per le tradizioni napoletane. Eppure sembra sempre che il contributo di un artista così valente non sia abbastanza, o che non meriti rispetto e riconoscenza. Sono anni che il maestro vive nella sua casa di via Foria una esistenza riservata. Giova ricordare alcuni tratti del suo percorso di studioso ed artista anche se può risultare quasi superfluo. La sua attività concertistica inizia nel 1957 e allo stesso tempo il maestro porta avanti le ricerche sull’espressività popolare e sulle tradizioni popolari campane. L’ incontro, nel 1967, con Giovanni Mauriello, Eugenio Bennato e Carlo d’Angiò, e la successiva nascita della Nuova Compagnia di Canto Popolare, segnano un momento fondamentale per la musica italiana. Il gruppo nel 1974 presenta al teatro San Ferdinando di Napoli una rilettura della Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci e nel 1976 nasce “La gatta Cenerentola”, opera scritta e musicata dallo stesso De Simone che determinerà il vero successo della Compagnia. Vale la pena inoltre ricordare tra le opere del maestro: L’Opera Buffa del Giovedì Santo (1980, ripresa nel 1999), Masaniello (1975), Mistero Napolitano (1977), La Festa di Piedigrotta (1978), Eden Teatro di Raffaele Viviani (1981), La Lucilla Costante di Silvano Fiorillo (1982). Sono decine le regie di opere liriche da lui firmate per i maggiori teatri mondiali e i suoi studi sono diventati testi e antologie di dischi. Roberto De Simone, dopo avere insegnato, negli anni Settanta, Storia del teatro all’Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato direttore artistico, dal 1981 al 1987, del teatro San Carlo. Nel 1995 è stato direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella. Non mancano nella storia del maestro prestigiosi riconoscimenti come l’essere stato nominato nel 1998 Accademico di Santa Cecilia e successivamente insignito del Cavalierato delle Arti dal presidente della Repubblica francese. Per De Simone è fondamentale il recupero e la riproposta del patrimonio culturale, teatrale ed etnomusicale della tradizione popolare campana sia orale che scritta. Si può affermare al riguardo che grazie all’intervento del grande maestro il repertorio popolare, riproposto non in maniera arbitraria, ma fondato sulla scrittura e l’elaborazione metrica, non torna in auge ma si rinnova, rinasce, rivive. Un lavoro di questo genere ha in ogni caso comportato una vera e propria ricerca "sul campo", da cui è stato fatto scaturire la più felice simbiosi fra tradizione e innovazione in tale delicato campo dell’area culturale regionale e meridional-mediterranea. Roberto De Simone ha spesso rilevato, con amarezza non priva di risentimento, come a suo avviso la Città non avesse corrisposto adeguatamente al suo impegno culturale e musicale in modi e misura proporzionati ai meriti: si tratta di un punto delicato e difficile da commentare in questa occasione e sede. Tuttavia, può essere opportuno e giusto ricordare le tante dimostrazioni di quanto all’amministrazione cittadina sia stata a cuore la dimostrazione di onore e rispetto nei suoi riguardi. «Personalmente posso ricordare la felice messa in scena in un teatro londinese della splendida “Gatta Cenerentola” - afferma Guido D’Agostino, al tempo assessore alla Cultura nella prima Giunta Bassolino - e ancora l’inserimento della “Eleonora” scritta e musicata da De Simone nel programma del San Carlo predisposto nel 1999 in occasione del bicentenario della Rivoluzione giacobina e offerto ai tanti ospiti stranieri intervenuti alla celebrazione del G7. In tutte le occasioni indicate il pubblico, di tutte le nazionalità, ha tributato agli spettacoli messi in scena un’accoglienza strepitosa degna solo delle migliori opere». Ed in un rovente agosto arriva anche la nota di Carlo Fuortes sovrintendente del San Carlo: “Il teatro San Carlo è orgoglioso di celebrare la lunga e fruttuosa collaborazione di oltre quarant’anni con il maestro De Simone il cui talento e dedizione hanno contribuito ad aprire nuove direzioni musicali con proposte artistiche innovative che hanno fatto scoprire al mondo capolavori napoletani del Settecento e primo Ottocento”. Auguri Maestro e grazie di tutto.

 

 

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