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05 Gennaio 2024 - 21:59
Un tour tra i i monumentali interni del tempio adiacente al Convento dei Padri Agostiniani guidato dall'architetto Teresa Leone, presidente dell'associazione Antaresm che aderisce alle imprese del Progetto Comprasud
NAPOLI. La chiesa monumentale di San Giovanni a Carbonara e i Giardini di Re Ladislao sono stati i luoghi scelti da Antares (Associazione napoletana Territorio Arte Restauro Ecologia Società) il 4 gennaio per una visita guidata dall’architetto Teresa Leone, presidente dell’associazione, che aderisce al circuito di imprese associate al Progetto Comprasud. San Giovanni a Carbonara fu realizzata, insieme all’ adiacente Convento dei Padri Agostiniani, nei primi decenni del 1300 e poi ampliata a inizi '400 dal Re di Napoli Ladislao I d’Angiò Durazzo, e poi dalla sorella, Giovanna d’ Angiò, che vi fece realizzare il maestoso monumento funebre del fratello. La chiesa - secondo alcuni la più bella di Napoli - è un autentico gioiello che non è stato fruibile per decenni, salvo brevi parentesi. Dal 2019 a novembre 2022 è stata chiusa per lavori di restauro. Il 6 novembre 2023 sono stati riaperti i giardini di Re Ladislao, estesi su 4.500 metri quadrati, un’oasi di verde nel centro antico di Napoli, visitabili in orari limitati. La custodia della chiesa e dei giardini è affidata a un custode della “Napoli Servizi”. Antares organizza visite guidate a San Giovanni a Carbonara con successiva passeggiata nella zona di Porta Capuana fino all’ inizio di via Tribunali.
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