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“Il resto di niente”, le architetture della città in mostra al Madre

“Il resto di niente”, le architetture della città in mostra al Madre

NAPOLI. La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee-Museo Madre e Gucci presentano “Il resto di niente", una mostra collettiva dedicata alla relazione tra i contesti architettonici e le esperienze identitarie ed emotive che li abitano.

Il progetto prende il titolo dall'omonimo romanzo del 1986 di Enzo Striano che  parla della possibilità di trasformazione sociale e antropologiche in un'epoca di fortissimo cambiamento per Napoli. Parte integrante di questo progetto il cortometraggio del grande artista Domenico Saliern “Sigarette e signore. La storia di una contrabbandieria”.

«In questo viaggio di architettura di resistenza storia e cambiamento la voce di Assunta la contrabbandiera è la rappresentazione dell' umanità che abitano questi luoghi. Assunta è di Afragola in provincia di napoli e mette in scena un frammento di vita quotidiana che riflette sull'esistenza, sulle classi sociali e i ruoli degli emarginati in contrasto con i cosiddetti “signori" reso poesia dal dialetto stesso. La voce fuori campo dell' artista costruisce un monologo immaginario rivolto ai passanti e al loro coinvolgimento nelle attività cittadine. Lecite e illecite» aggiunge l’attore e regista. 

La mostra “Il resto di niente" è a cura di Eva Fabbris e Giovanna Manzotti. Da un idea di Sabato de Sarno by Gucci. La mostra è stata inaugurata il 30 maggio e proseguirà fino al 29 luglio al Museo Madre.

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