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La speranza sul palcoscenico

Serata indimenticabile con i ragazzi del Club Itaca che hanno interpretato “Sarò il mio capolavoro”

La speranza sul palcoscenico

di Armida Parisi Un palcoscenico di sogni e speranze davanti al pubblico riunitosi nello spazio antistante il convento delle Suore della Carità all’Arco Mirelli. I protagonisti? I meravigliosi ragazzi del Club Itaca Napoli, interpreti di “Sarò il mio capolavoro” (nella foto, momenti dell’evento), frutto del laboratorio teatrale “Piccolo teatro in libertà” curato da Emanuela Zincone.

Il pubblico, composto in gran parte dai genitori dei giovani attori, è stato trasportato in un mondo in cui arte e vita si fondono, i quadri prendono vita e le anime si mettono a nudo. Tutto nasce da una visita a un museo. Ciò che inizia come una normale escursione si trasforma presto in un’esperienza onirica e surreale: i personaggi dei dipinti prendono vita, raccontando le loro storie e condividendo le loro visioni della vita. Ma la vera magia accade quando i giovani attori, ispirati da questi incontri fantastici, decidono di diventare essi stessi opere d’arte viventi.

In un crescendo di emozioni, ogni ragazzo si è trasformato in un “quadro” unico e prezioso, dando voce alle proprie esperienze personali al Club Itaca. Attraverso monologhi interiori toccanti e profondi, hanno condiviso le loro lotte, le loro speranze e, soprattutto, il loro percorso di crescita e guarigione. Il messaggio finale, potente e universale, risuona ancora nelle orecchie degli spettatori: “Ognuno è il pittore della propria vita!” Questo spettacolo nasce da un laboratorio creativo di sperimentazione e libera espressione che ha offerto ai ragazzi l’opportunità di entrare in contatto con gli altri e con sé stessi in modo profondo e significativo. Il “Piccolo teatro in libertà”, come lo hanno affettuosamente chiamato, è diventato uno spazio sicuro dove raccontare di sé, del proprio mondo interiore e, soprattutto, delle proprie speranze per il futuro.

La presenza del consigliere della municipalità Chiaia, Eugenio Tremante, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa nel tessuto sociale della città. Il Club Itaca Napoli, parte di un progetto più ampio sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, si conferma come un faro di speranza per le persone che soffrono di disagio psichico e per le loro famiglie. Questi ragazzi, attraverso la loro arte e la loro autenticità, hanno toccato il cuore di ogni spettatore, ricordando che la vera bellezza risiede nella capacità di trasformare le sfide in opportunità, le ferite in sorrisi.

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