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Lingua e letteratura francese, a Napoli si confrontano i giovani ricercatori

Giornate di Studi all'Università Parthenope

Lingua e letteratura francese, a Napoli si confrontano i giovani ricercatori

Giornate di Studi Giovani Ricercatori della Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese (SUSLLF) Espèces d'espaces. Représentations linguistiques et littéraires de l'espace dans les discours de la contemporanéité, che si terranno i giorni 26 e 27 settembre 2024 presso l’Università di Napoli Parthenope.

Ideate e organizzate nell’ambito di una collaborazione scientifica tra docenti afferenti a vari Atenei italiani, tra cui Silvia Domenica Zollo (Univ. di Napoli Parthenope), Francesca Dainese (Univ. di Padova), Francesca Lorandini (Univ. di Modena e Reggio Emilia), Adelaide Pagano (Univ. di Napoli Federico II) e Giuseppe Sofo (Univ. Ca’ Foscari di Venezia), co-finanziate dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura in Italia, dall’Université Franco-italienne (Label scientifico UIF/UFI 2023) e dal programma per la ricerca Cassini Senior 2024-2025 dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Institut Français Italie, queste giornate intendono rappresentare un momento di riflessione su alcune ricerche in corso nella Francesistica italiana e di condivisione su innovative piste di ricerca da percorrere negli ambiti della lingua e della letteratura francese.

La giornata si aprirà con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Napoli Parthenope Prof. Antonio Garofalo e del Presidente della Società di Francesistica SUSLLF Prof. Ruggero Druetta (Univ. di Torino), promotori e sostenitori delle attività scientifiche nell’ambito della Francesistica in Italia, a sostegno della società SUSLLF. 

Ci saranno altresì i saluti di Raphaël Mercier dell’Institut français Napoli, Addetto alla cooperazione per la lingua francese (Campania, Basilicata, Molise, Puglia) in rappresentanza dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’IF Italia.

A seguire l’introduzione dei lavori da parte delle ricercatrici Francesca Dainese e Silvia Domenica Zollo.

Nel 1974 Georges Perec deplorava la cecità dell’uomo nei confronti dello spazio. Al centro del suo interrogativo c’era una “geografia di cui abbiamo dimenticato di essere gli autori” e per la quale cercava di definire nuove coordinate. Prendendo spunto dalle riflessioni di Perec in Espèces d’espaces, questo Convegno vuole essere un’occasione di dibattito scientifico per analizzare le rappresentazioni linguistiche e letterarie dello spazio nei discorsi della contemporaneità.

I concetti di spazio e di luogo si sono notevolmente evoluti negli ultimi decenni, sotto l’influenza del tournant spatial (Soja 1989) nelle scienze umane e sociali. Negli anni ‘80 sono stati sviluppati diversi concetti teorici, a partire dall’eterotopia di Foucault (1984) e dai luoghi della memoria di Nora (1984), seguiti dallo spazio dei flussi di Castells (1989). Sempre negli anni ‘90, i non-lieux di Augé (1992) e il troisième espace di Bhabha (1994) aprono nuove prospettive. Mentre gli anni 2000 hanno visto la definizione del concetto di post-métropole (Soja 2000) e la nascita di approcci interdisciplinari come la geocritica (Westphal 2000), i termini cyberespace, glocal, Covidocène e, più recentemente, Anthropocène, Capitalocène e Technocène hanno rimesso in discussione i confini tra spazio pubblico e privato, spazio reale e virtuale, centro e periferia, nonché il rapporto tra città e campagna, uomo e natura.

Il modo in cui leggiamo e rappresentiamo lo spazio è strettamente legato alla nostra costruzione intellettuale, alle nostre esperienze emotive e di scelta etica e politica: in un momento in cui il degrado degli ambienti naturali e l’estinzione delle specie animali causati dell’antropizzazione sono sempre più evidenti, il concetto di spazio sta subendo molteplici ridefinizioni. L’urgenza di dare un significato estetico agli spazi in cui viviamo e di ripensare il nostro impegno sociale, culturale e politico nei loro confronti appare sempre più emergente.

Se questi temi sono già stati studiati in profondità, in particolare in filosofia, storia, sociologia politica e psicologia, questo convegno si propone di prestare maggiore attenzione alle dimensioni linguistiche e letterarie dello spazio nell’era contemporanea. L’obiettivo sarà quello di esaminare lo spazio nel discorso contemporaneo (letterario, politico, scientifico, tecnico, militante, etico, digitale, ecc.) e di determinare come gli individui lo costruiscano, utilizzando vari strumenti linguistici e letterari.

I lavori dei ricercatori provenienti da diverse istituzioni universitarie e di ricerca nazionali e internazionali si concentreranno sulle seguenti aree di ricerca:

- gli spazi e i loro confini (o margini), intesi da un punto di vista linguistico, letterario e culturale, come forme discorsive contemporanee di impegno politico. Si darà la precedenza a comunicazioni che affrontino il tema delle interazioni uomo-natura (con riferimento, ad esempio, alle specie animali in via di estinzione, senza habitat) o del rapporto città-periferia (ad es. razzismo ambientale nelle periferie, disuguaglianza nell’accesso alle strutture, barriere culturali, fisiche e linguistiche, con particolare riferimento ai territori francofoni, le cui produzioni letterarie mettono in discussione la lingua francese al suo interno e sollevano questioni dibattute);

- lo spazio come luogo di creazione in contesti reali, virtuali e inventati, in particolare nell’ambito della didattica della lingua e della letteratura. Ciò include lo studio della formazione di nuove parole per descrivere spazi emergenti, così come l’analisi di termini di uso comune (quali spazio, luogo, territorio, ambiente) o di carattere scientifico (spazio interstiziale, intermedio, non luogo, terzo luogo) che, continuamente risemantizzati, riflettono l’evoluzione della nostra comprensione e del nostro rapporto con il mondo. I confini tra reale e immaginario potranno ugualmente essere esplorati attraverso lo studio di proiezioni speculative, letterarie o transmediali, che scaturiscano dalle succitate declinazioni linguistiche dello spazio.

- lo spazio dei parlanti (privato, pubblico e sociale) e il suo impatto sulla comunicazione, sulla costruzione dell’identità culturale e sulla trasmissione della memoria collettiva, mettendo in rilievo come esso articoli la comprensione del nostro rapporto con la storia e la società.

Rientrando nell’ambito della Terza Missione e del programma S.T.R.E.E.T.S. (Science, Technology and Research for Ethical Engagement Translated in Society) a favore del public engagement e della divulgazione al pubblico cittadino (Notte dei ricercatori 27 settembre 2024) è altresì previsto l’intervento di Vincent Message scrittore e docente di letteratura e scrittura creativa all'Université Paris 8 Saint-Denis, che dialogherà con Francesca Lorandini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sul concetto di spazio e su come le arti narrative possano raccontare la crisi della biodiversità, la storia del clima e il rapporto con la fauna, tematiche affrontate in alcuni dei suoi romanzi quali, Défaite des maîtres et possesseurs (2016) e Les Années sans soleil (2022).

La chiusura dei lavori sarà fatta da Francesca Lorandini e Giuseppe Sofo.

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