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la novià
11 Febbraio 2025 - 17:47
Dove finisce la droga sequestrata? Come si evolvono le normative sul narcotraffico? È giusto garantire ai detenuti l’accesso alla rete? Questi interrogativi emergono con forza dal libro «Il traffico degli Stupefacenti» di Alexandro Maria Tirelli, una pubblicazione che affronta in maniera rigorosa il complesso panorama normativo legato al traffico di droga. L’opera si propone come un riferimento essenziale per giuristi, magistrati e studiosi del diritto penale, offrendo un’analisi approfondita delle disposizioni legislative nazionali e internazionali che regolano il fenomeno.
Un’analisi dettagliata della normativa
Il volume esplora il quadro giuridico vigente sullo spaccio e il traffico di stupefacenti, con un focus specifico sulle leggi italiane e sul loro raccordo con le convenzioni internazionali. Tra gli aspetti centrali della trattazione, particolare attenzione è dedicata all’interpretazione giurisprudenziale delle norme, alla distinzione tra uso personale e spaccio e alle aggravanti previste per i reati di narcotraffico.
Un elemento di grande interesse è l’esame delle rotte globali del traffico di droga, evidenziate nell’immagine di copertina attraverso una mappa che mostra i flussi principali dai paesi produttori ai mercati di consumo. La presenza di diettrici che attraversano l’America Latina, l’Africa occidentale e l’Europa dimostra la dimensione transnazionale del fenomeno e la necessità di una cooperazione giuridica internazionale per contrastarlo.
L’accesso alla rete per i detenuti: una riforma necessaria?
Uno dei punti più controversi affrontati nel libro riguarda la proposta di garantire ai detenuti il diritto all’accesso a Internet tramite l’utilizzo di tablet. Secondo l’autore, questa riforma rappresenterebbe una misura innovativa per favorire la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti, consentendo loro di accedere a strumenti formativi, legali e culturali.
Tale proposta si inserisce in un dibattito più ampio sulle condizioni carcerarie e sui diritti fondamentali dei detenuti, suscitando opinioni contrastanti tra chi vede in essa un’opportunità di rieducazione e chi teme possibili abusi legati all’uso della rete in ambiente carcerario.
Un’opera per professionisti del diritto e operatori del settore
Il libro è promosso dalle Camere Penali del diritto Europeo e Internazionale e dalla European and International Law Criminal Chambers, due istituzioni di riferimento nel campo del diritto penale transnazionale. La pubblicazione, disponibile su Amazon, si rivolge non solo agli operatori del diritto, ma anche a chiunque voglia comprendere meglio le dinamiche del narcotraffico e il ruolo della legislazione nel contrastarlo.
L’autore, Alexandro Maria Tirelli, è un noto esperto di diritto internazionale e diritto penale degli stupefacenti, con un’ampia esperienza nei processi legati alla criminalità organizzata e al traffico di droga oltre che docente dell'Alta Scuola Estradizioni. Attraverso questa pubblicazione, egli fornisce un contributo significativo alla comprensione di una delle problematiche più complesse e attuali del panorama giuridico globale.
Conclusione
Il traffico degli Stupefacenti non è solo un’opera di consultazione giuridica, ma anche un testo che stimola il dibattito su tematiche di grande rilevanza sociale, dalle politiche di contrasto alla droga fino ai diritti dei detenuti. Un contributo fondamentale per chiunque voglia approfondire la materia con un approccio tecnico, critico e aggiornato.
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