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Volti e anima di un cittadino stabiese

Prima edizione del Premio Letterario "Raffaele Bussi"

Giornata di Studi e presentazione ufficiale dell'associazione presieduta dalla figlia del giornalista e scrittore, dottoressa Maria Sarah Bussi

Prima edizione del Premio Letterario "Raffaele Bussi"

Raffaele Bussi

CASTELLAMMARE DI STABIA. Romanzi, articoli giornalistici, recensioni e premi ricevuti durante tutta la sua vita renderanno almeno in parte il grande attivismo di Raffaele Bussi nei contenuti di un sito dedicato al premio intitolatogli per diffondere anche nelle future generazioni l'ampio ventaglio di interessi coltivati durante la sua vita: esperienze in politica, ricerche su storia, letteratura, attualità, arte, archeologia.

L'edizione 2025 della manifestazione “L’Anima e i volti. Prima giornata di studi su Raffaele Bussi” ha aperto quello che l'Associazione vuole che diventi un appuntamento annuale. Al Palazzo Reale di Quisisana, il 7 aprile si è dato vita ai laboratori voluti da Maria Sarah Bussi sulla figura del padre, ideate con il supporto di un Comitato scientifico composto anche da Giuseppe Langella, Domenico Amirante, Fulvia Abbondante e Giuseppe Antonio Valletta. Poi, l'8 aprile è stato il giorno dedicato alla presentazione ufficiale del Premio Letterario Raffaele Bussi.

«Il Premio letterario “Raffaele Bussi” avrà rilievo nazionale - ha spiegato la dottoressa Bussi - e punta ad offrire, con le sue quattro sezioni, nuove opportunità a scrittori, studiosi e giovani talenti». La presentazione ufficiale del premio si è svolta nella Sala Nettuno dell'Hotel Miramare di Castellammare di Stabia.

«Mio padre, politologo ma anche politico, prima che giornalista e scrittore - ha proseguito la figlia - credeva fermamente nei valori della libertà e della giustizia sociale; in un mondo editoriale in cui i talenti, ancor di più se di giovane età, incontrano serie difficoltà nell’emergere e nell’affermarsi, la Associazione Raffaele Bussi intende offrire in primo luogo una opportunità seria affinché chi nasce con un dono, ossia quello del ‘saper narrare’, possa trovare uno spazio che sia in grado di accoglierlo e guidarlo».

Le candidature della prima edizione (2025-2026) del Premio letterario “Raffaele Bussi” si apriranno il 1° giugno 2025 e si chiuderanno il 30 novembre, mentre la cerimonia di premiazione si terrà l’8 aprile 2026 a Castellammare di Stabia, città natale dell’Autore.

«Nella giornata di studi dedicata al giornalista e scrittore Raffaele Bussi - ha affermato Emilia Morra, che ha moderato il tavolo dei relatori, durante la presentazione del Premio - ho recepito una quantità di aggettivi e di espressioni usate dai relatori per descrivere Raffaele Bussi: curioso, eclettico, capace di porsi domande, appassionato del genere umano. Insomma, un esempio di vita virtuoso e pieno di interessi, che avvicinerà i giovani interessandoli a ciò che ha fatto durante la sua vita».

 

Compiaciuto di queste definizioni il professor Giuseppe Langella, ordinario di Letteratura italiana contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «È evidente che durante la giornata di studi sulla figura di Raffaele Bussi abbiamo centrato il bersaglio. Il nostro obiettivo era, come dono-beneficio, di presentare un profilo a tutto tondo di questo intellettuale, cuomo di cultura, cittadino italiano che ha assolto il suo impegno e presenza nelle attività che lo hanno contraddistinto».

Il prof Langella ha quindi indicato in anteprima quale sarà il tema della prossima edizione de Le Giornate di studi su Raffaele Bussi: "La Storia" «come presente nell'opera narrativa e nella riflessione politica e da giornalista che sapeva imprimervi. Anzi, la sua qualità narrativa - ha continuato - era di legare alla letteratura parte dei fatti di cronaca con il lievito che rende universale ciò che è particolare. E ciò è specifico dell'arte. Questo è stato il dono di Raffaele». Nel premio letterario, è stato quindi spiegato, «ci sarà una sezione dedicata alla scuola di ogni ordine e grado» e una sezione dedicata a tesi e ricerche che saranno pubblicate; «infine, una quarta sezione che punterà a pubblicare un romanzo inedito».

Antonio Valletta, direttore commerciale Edizioni Studium-Marcianum Press, ha definito Raffaele Bussi «una personalità certamente eclettica, ma con un suo schema mentale», e tutte le qualità attribuibili al giornalista e scrittore, oltre che politico e politologo, amante di tutte le arti e di tutte le scienze, sono state inserite nello Statuto dell'Associazione ad egli intitolata.

Ipotizzate anche le materie delle future edizioni, attingendo agli interessi di Raffaele Bussi: Arte, Mito, Politica, Ambiente.

Ha concluso la conferenza di presentazione del Premio Letterario il giurista, professor Domenico Amirante, che insegna Diritto pubblico italiano e comparato, presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli. «Ho pensato quale potesse essere il mio ruolo in questo contesto - ha esordito - Ebbene, lo stesso che ho nel mondo accademico: quello di "guastatore". Il mio obiettivo sarà quello di far conoscere Raffaele Bussi andando anche oltre la sua stessa arte, in un'epoca in cui, ripensando all'opera di W. Benjamin, l'opera d'arte può essere tecnicamente riprodotta, la sfida è quella di rendere ancora riconoscibile  l'uomopreservandolo e così sottraendolo alla scure della "riproducibilità" della sua arte».

Commossa la figlia Maria Sarah Bussi che ha osservato come persone di tanta profondità culturale e umana si sono unite per sostenere il progetto dell'Associazione Raffaele Bussi: «Un miracolo che mio padre ha compiuto - ha detto - Sono tutti un po' Ulisse, che vanno cioè oltre... partendo da spunti di conoscenza e di interesse da lui mutuati durante la sua ricca esistenza».

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