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la storia dimenticata

"'O juorno 'e San Michele”", i massacri del 1861 nel Beneventano

Al Teatro Immacolata di Napoli, nei giorni 9-10-11 maggio, testi e musiche di Angelo Manna

"'O juorno 'e San Michele”",  i massacri del 1861 nel Beneventano

NAPOLI. Una pagina dimenticata della storia del Sud sarà riproposta da venerdì 9 a domenica 11 maggio al Teatro Immacolata di Napoli (via Francesco Giuseppe Nuvolo,9 -Piazza Immacolata). Questi gli orari: 9 e 10 maggio, ore 20,30; 11 maggio ore 17,30.

 "'O juorno 'e San Michele", commedia scritta da Elvio Porta con testi e musiche di Angelo Manna,  esclusi i brani tradizionali dei briganti, per la regia di Antonino Laudicina, rievoca i massacri di popolazione civile compiuti tra il 7 e il 14 agosto 1861 nei due Comuni beneventani di Pontelandolfo e Casalduni dalle truppe piemontesi.

Lo spettacolo, in una nuova edizione, è prodotto dalla “Compagnia di Antonino”.

 

Le stragi vengono ambientate in un immaginario borgo di Terra di Lavoro nel giorno della festa di San Michele Arcangelo (29 settembre).  

La trama mostra il duro confronto tra i popolani e i nuovi dominatori, sostenuti dai notabili locali politicamente contigui allo Stato unitario, che aveva luogo nei centri abitati e nelle campagne dell’ex regno delle Due Sicilie.

Tra i personaggi  spicca la figura del parroco don Luigi, che tenta di evitare inutili spargimenti di sangue.

Irrompono nelle vicende locali gli echi dei massacri di Pontelandolfo e Casalduni. Il 14 agosto 1861 era  stata consumata la rappresaglia eseguita dalle truppe piemontesi del maggiore Carlo Melegari a Casalduni e del colonnello Pier Eleonoro Negri a Pontelandolfo, in risposta all’uccisione del tenente Luigi Augusto Bracci e dei suoi uomini, avvenuto tre giorni prima ad opera di briganti che operavano sul Matese e degli stessi abitanti dei due borghi.

La messa in scena del lavoro teatrale avviene in un clima di celebrazione corale. I suggestivi canti fanno da sfondo e da contorno all’azione che si svolge parzialmente anche in platea, tra il pubblico.

‘0 juorno ‘e San Michele” è un esempio di teatro civile, una denuncia per riaffermare il diritto alla memoria, a fare conoscere ciò che era destinato a restare ignoto, a fare luce su verità scomode per oltre un secolo restate nascoste.

 

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