“Zolfo", il noir di Gabriella Bianchi

ROMA. «Nel profondo di una miniera di zolfo, un giovane minatore viene trovato morto, sepolto da pietre e polvere. Il tenente Giordano Di Capua, al suo primo incarico di comando in una piccola provincia dell’entroterra campano, deve indagare su quello che sembra un incidente sul lavoro. Tra lo scetticismo e la pigrizia di molti, Giordano scopre che il ragazzo è stato ucciso. Nei cunicoli soffocanti della miniera si nascondono segreti che non emergono mai in superficie, insieme ai rimpianti e ai vuoti del tenente stesso. Portarli alla luce lo aiuterà a capire chi ha ucciso il giovane minatore». È la storia di “Zolfo”, un avvincente noir della giornalista dell’Agi Gabriella Bianchi «che esplora la distanza tra ciò che siamo e ciò che avremmo potuto essere. In un’atmosfera cupa e claustrofobica, trova un punto di luce fatto di ironia e disincanto, inquadrando storie e persone con una prospettiva unica». Sul libro è partita la campagna di lancio attraverso il link https://https://bookabook.it/libro/zolfo nel quale si trova l'anteprima e è possibile aderire alla campagna.

«Volevo creare un noir avvincente che facesse riflettere sulla distanza tra ciò che siamo e ciò che avremmo potuto essere, mostrando come la casualità degli eventi possa cambiare la nostra vita. Con il tenente Giordano Di Capua, esploro come la ricerca della verità possa svelare i segreti degli altri e i nostri. Scrivo per lavoro, ma sono costretta alle regole della cronaca. Questo racconto libero mi ha permesso di immergermi in un mondo complesso, creando personaggi e situazioni coinvolgenti» dice.