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lotta alle mafie

Giovanni Taranto premiato per il suo impegno

Cerimonia nella Casa Circondariale di Secondigliano "Paolo Mandato"

Giovanni Taranto premiato per il suo impegno

NAPOLI. Ha il valore del riconoscimento al coraggio e alla coerenza di una vita dedicata alla legalità il premio del "Memoriale delle Vittime innocenti della Criminalità" che, quest'anno, è stato assegnato al giornalista e scrittore oplontino Giovanni Taranto. L'evento si è tenuto nella Casa Circondariale di Secondigliano "Paolo Mandato" e giunge nel quarantennale impegno nel contrasto alle mafie, un percorso costellato di minacce e intimidazioni, affrontate con tenacia e integrità.

La cerimonia, promossa dall'ASD Meridies Onlus e ideata dall'ASD Vip Center, è stato un momento di profonda commemorazione per figure emblematiche della lotta alla criminalità, come il giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla mafia, e Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, anch'egli vittima della violenza criminale. Particolarmente significativo è stato l'omaggio a Siani, a quarant'anni dalla sua scomparsa, poiché Taranto era tornato pochi giorni prima dal Friuli Venezia Giulia, dove aveva contribuito a organizzare eventi in sua memoria.

La carriera di cronista di Taranto è stata segnata da costanti minacce, aggressioni e l'invio di lettere minatorie e proiettili, tanto da rendere necessario l'impiego di dispositivi di vigilanza statali per la sua incolumità. Il suo impegno va oltre la mera narrazione dei fatti, configurandosi come una vera e propria missione per la diffusione dei valori della legalità. "Un premio che non sento solo mio," ha dichiarato Taranto, "ma che credo vada inteso soprattutto come riconoscimento a tutti i cronisti vittime di pressioni e violenza di ogni genere". Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dottoressa Lina De Cesare, Direttore della UOC Riabilitazione della ASL Napoli 1, "vero motore e artefice dell’iniziativa".

L'evento ha anche concluso il progetto "Gestire la forza – Guardare alla vita", un'iniziativa dell'ASD Meridies Onlus, supportata da Sport e Salute, nell'ambito del piano nazionale per lo sport in carcere del Ministero per lo Sport. Attraverso lezioni di arti marziali tenute dal Maestro di Ju-Jitsu Salvatore Izzi, il progetto ha coinvolto numerosi detenuti di Secondigliano, promuovendo valori di rieducazione, rispetto e rinascita. Tra le autorità presenti per testimoniare il sostegno delle istituzioni figuravano Antonio De Iesu, Emanuela Ferrante, Lucia Castellano, il Generale Giovanni Adamo, Antonella Palumbo, Giulia Russo, Francesca Merenda, Giancarlo Carosella e Carmela Rescigno.

Oltre al suo instancabile lavoro giornalistico, Giovanni Taranto è autore di una serie di romanzi gialli editi da Avagliano, divenuti un punto di riferimento per l'impegno civile e la divulgazione dei concetti di legalità. Le sue opere, adottate in Senato e presenti nelle biblioteche universitarie di Harvard e Princeton, hanno ricevuto apprezzamenti dall'ONU e dal Consiglio Superiore della Magistratura italiano, a testimonianza del loro valore non solo letterario ma anche sociale.

La fortunata serie del Capitano Mariani ha visto la pubblicazione di titoli come "La fiamma spezzata", "Requiem sull'ottava nota" e "Mala fede", vincitori di prestigiosi premi letterari nazionali.

Il Capitano Mariani, lontano dal cliché del "solito detective", è stato definito dal maestro del giallo Carlo Lucarelli un "uomo che cerca": inquieto, appassionato, tenace, capace di illuminare la "complessa metà oscura di una realtà contraddittoria, grottesca e feroce". Taranto, che si è unito al "Collettivo scrittori campani del giallo e del crime" con nomi del calibro di Maurizio de Giovanni, utilizza la narrazione come "zucchero su una pillola amara", rendendo accessibili e coinvolgenti temi complessi e dolorosi.

L'universo narrativo di Taranto è in continua espansione: mentre un quarto romanzo sul Capitano Mariani è atteso in libreria, un nuovo personaggio ha fatto il suo esordio al Festival del Giallo di Napoli: il Commissario Franco Palumbo. Questo nuovo protagonista indaga sui "cold case" della Napoli e del Vesuviano degli anni '70, con il suo primo caso, "Il piano perfetto", inserito nell'antologia "Il segno rosso del crimine – Nove storie maledette".

L'impegno di Taranto si estende anche al mondo della fiction e del cinema. È coinvolto come co-sceneggiatore nella seconda stagione di "Pompei – La serie" e ricopre il ruolo di selezionatore per CortoDino, il festival dei cortometraggi dedicato al grande produttore Dino De Laurentiis. Questi ruoli testimoniano la sua versatilità e il desiderio di esplorare nuove forme narrative per veicolare i suoi messaggi. La "prossima tappa" per lo scrittore sembra essere il teatro, indicando un potenziale futuro coinvolgimento anche nel mondo delle scene. Attraverso questi molteplici canali, Taranto si impegna a portare progetti sulla legalità anche nelle scuole, dimostrando come il noir possa essere un efficace strumento di riflessione sociale.

"Fare memoria è importante," ha concluso Taranto, "Ma costruire la legalità giorno per giorno è un dovere. Di tutti". Un messaggio che risuona potente attraverso ogni aspetto del suo instancabile impegno, dal giornalismo d'inchiesta alla narrativa, in una battaglia costante per la giustizia e la verità.

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