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lotta alle mafie
30 Giugno 2025 - 16:22
NAPOLI. Ha il valore del riconoscimento al coraggio e alla coerenza di una vita dedicata alla legalità il premio del "Memoriale delle Vittime innocenti della Criminalità" che, quest'anno, è stato assegnato al giornalista e scrittore oplontino Giovanni Taranto. L'evento si è tenuto nella Casa Circondariale di Secondigliano "Paolo Mandato" e giunge nel quarantennale impegno nel contrasto alle mafie, un percorso costellato di minacce e intimidazioni, affrontate con tenacia e integrità.
La cerimonia, promossa dall'ASD Meridies Onlus e ideata dall'ASD Vip Center, è stato un momento di profonda commemorazione per figure emblematiche della lotta alla criminalità, come il giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla mafia, e Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, anch'egli vittima della violenza criminale. Particolarmente significativo è stato l'omaggio a Siani, a quarant'anni dalla sua scomparsa, poiché Taranto era tornato pochi giorni prima dal Friuli Venezia Giulia, dove aveva contribuito a organizzare eventi in sua memoria.
La carriera di cronista di Taranto è stata segnata da costanti minacce, aggressioni e l'invio di lettere minatorie e proiettili, tanto da rendere necessario l'impiego di dispositivi di vigilanza statali per la sua incolumità. Il suo impegno va oltre la mera narrazione dei fatti, configurandosi come una vera e propria missione per la diffusione dei valori della legalità. "Un premio che non sento solo mio," ha dichiarato Taranto, "ma che credo vada inteso soprattutto come riconoscimento a tutti i cronisti vittime di pressioni e violenza di ogni genere". Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dottoressa Lina De Cesare, Direttore della UOC Riabilitazione della ASL Napoli 1, "vero motore e artefice dell’iniziativa".
L'evento ha anche concluso il progetto "Gestire la forza – Guardare alla vita", un'iniziativa dell'ASD Meridies Onlus, supportata da Sport e Salute, nell'ambito del piano nazionale per lo sport in carcere del Ministero per lo Sport. Attraverso lezioni di arti marziali tenute dal Maestro di Ju-Jitsu Salvatore Izzi, il progetto ha coinvolto numerosi detenuti di Secondigliano, promuovendo valori di rieducazione, rispetto e rinascita. Tra le autorità presenti per testimoniare il sostegno delle istituzioni figuravano Antonio De Iesu, Emanuela Ferrante, Lucia Castellano, il Generale Giovanni Adamo, Antonella Palumbo, Giulia Russo, Francesca Merenda, Giancarlo Carosella e Carmela Rescigno.
Oltre al suo instancabile lavoro giornalistico, Giovanni Taranto è autore di una serie di romanzi gialli editi da Avagliano, divenuti un punto di riferimento per l'impegno civile e la divulgazione dei concetti di legalità. Le sue opere, adottate in Senato e presenti nelle biblioteche universitarie di Harvard e Princeton, hanno ricevuto apprezzamenti dall'ONU e dal Consiglio Superiore della Magistratura italiano, a testimonianza del loro valore non solo letterario ma anche sociale.
La fortunata serie del Capitano Mariani ha visto la pubblicazione di titoli come "La fiamma spezzata", "Requiem sull'ottava nota" e "Mala fede", vincitori di prestigiosi premi letterari nazionali.
Il Capitano Mariani, lontano dal cliché del "solito detective", è stato definito dal maestro del giallo Carlo Lucarelli un "uomo che cerca": inquieto, appassionato, tenace, capace di illuminare la "complessa metà oscura di una realtà contraddittoria, grottesca e feroce". Taranto, che si è unito al "Collettivo scrittori campani del giallo e del crime" con nomi del calibro di Maurizio de Giovanni, utilizza la narrazione come "zucchero su una pillola amara", rendendo accessibili e coinvolgenti temi complessi e dolorosi.
L'universo narrativo di Taranto è in continua espansione: mentre un quarto romanzo sul Capitano Mariani è atteso in libreria, un nuovo personaggio ha fatto il suo esordio al Festival del Giallo di Napoli: il Commissario Franco Palumbo. Questo nuovo protagonista indaga sui "cold case" della Napoli e del Vesuviano degli anni '70, con il suo primo caso, "Il piano perfetto", inserito nell'antologia "Il segno rosso del crimine – Nove storie maledette".
L'impegno di Taranto si estende anche al mondo della fiction e del cinema. È coinvolto come co-sceneggiatore nella seconda stagione di "Pompei – La serie" e ricopre il ruolo di selezionatore per CortoDino, il festival dei cortometraggi dedicato al grande produttore Dino De Laurentiis. Questi ruoli testimoniano la sua versatilità e il desiderio di esplorare nuove forme narrative per veicolare i suoi messaggi. La "prossima tappa" per lo scrittore sembra essere il teatro, indicando un potenziale futuro coinvolgimento anche nel mondo delle scene. Attraverso questi molteplici canali, Taranto si impegna a portare progetti sulla legalità anche nelle scuole, dimostrando come il noir possa essere un efficace strumento di riflessione sociale.
"Fare memoria è importante," ha concluso Taranto, "Ma costruire la legalità giorno per giorno è un dovere. Di tutti". Un messaggio che risuona potente attraverso ogni aspetto del suo instancabile impegno, dal giornalismo d'inchiesta alla narrativa, in una battaglia costante per la giustizia e la verità.
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