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Medjugorie
03 Agosto 2025 - 21:40
Riccardo Caniato, autore di "Medjugorie ,un'indagine"
MILANO. A un anno - il prossimo settembre - del Nihil obstat da parte della Santa Sede sui messaggi che vengono diffusi dai veggenti di Medjugorie a cadenza mensile e talvolta anche più ravvicinata, Riccardo Caniato ripropone, riattualizzato, un vero e proprio "rapporto" sulla lunga storia di questo fenomeno mistico, descritto (Medjugorie. Paradiso, solo andata, scritto nel 2001, ed. Ares) quando mise piede in questo luogo e oggi ridato alle stampe con il titolo "Medjugorie, un'indagine. La mia via per il paradiso, solo andata" (Ed. Il Timone, 416 pagine), prefazione di padre Serafino Tognetti. Il testo, scorre veloce, in forma giornalistica, e offre a fedeli e curiosi una lettura completa dei fatti: cronologica, teologica, meditata e raccontata da decine di testimonianze.
A Caniato non rispondono solo i veggenti, docili alle tante domande che ciascuno si pone, talvolta ingenuamente e altre volte maliziosamente, come quella stravagante diventata il titolo di questo articolo: "Quanto è alta la Vergine?".
Ma "scherzare con i Santi", vigorosamente sconsigliato in un antico proverbio, ugualmente accade perché la curiosità spesso supera la fede ed è quasi sempre questo l'atteggiamento, agnostico e disincantato, persino provocatorio che accompagna tanti pellegrini in viaggio verso l'Herzegovina, nazione in cui si trova il piccolo paese di Medjugorie, tornando però sempre in parte mutati: se non colmi di fede, carichi di interrogativi da sciogliere. Soprattutto molto seri nel trattare le "cose di Dio" e di Maria.
Accade perciò che la gioia che deriva dalla fede spinge a tornare (il figliuol prodigo). E anche gli interrogativi spingono a tornare.
Da domani (4 agosto 2025) e fino all'8 agosto, Medjugorie diventa Terra dei giovani, in occasione delle giornate che segnano il Festival dei Giovani (Mladifest). L'evento, giunto alla sua 36esima edizione, solitamente si tiene dal 1° al 6 agosto, ma quest'anno è stato spostato perché ricadeva nelle date del Giubileo dei Giovani, terminato questa mattina a Roma con Papa Leone XIV.
In questo periodo, in terra croata accorrono decine di migliaia di ragazzi per festeggiare il compleanno di Maria, il 5 agosto, come riferito dai veggenti in passate apparizioni - anziché il 7 settembre secondo la tradizione cattolica - e martedì prossimo non mancherà la torta di compleanno che viene portata sulla collina del Podbrdo per festeggiare affettuosamente la Madonna.
Cos'è il "fenomeno Medjugorie"? Così scrive, tra l'altro, Caniato: "A Medjugorje sono decine di migliaia di giovani che d’estate la notte lodano e cantano Dio. Quarant’anni sono passati, i veggenti si sono tutti sposati, fra loro c’è chi ha vissuto e chi vive anche altrove, ma questo posto, nella sua essenza, non è cambiato: Medjugorje ha pregato tutto questo tempo, è stata inginocchiata davanti al Santissimo e alla Croce. Medjugorje ha continuato a salire a piedi nudi al Podbrdo e al Krizevac. Medjugorje è tornata ogni giorno con Vicka ad accogliere migliaia di pellegrini sulle scale di una vecchia casa di Bijakovici; dal 1981 fino a oggi Medjugorje ha ascoltato la parola di Maria, perché Lei appare ancora e in alcuni messaggi lo ha anche detto: «Io sono qui!...»".
"Chi vuole va e chi non vuole manda" è un altro proverbio che sovviene in questo caso. Medjugorie dovrebbe essere raccontata solo da chi si è recato lì di persona. Tuttavia un consiglio: prima di accostarsi a quel luogo tanto speciale, che attrae giornalisti, credenti, atei, medici, sacerdoti, cattolici, musulmani e persino esoteristi, un po' di preparazione non guasta. Il lavoro di Caniato è consigliato per la sua completezza e per la semplicità con cui racconta dall'inizio la storia dei ragazzi-veggenti di Medjugorie, oggi tutti sposati e qualcuno anche trasferito all'estero, che non hanno mai tradito la loro missione di annunciatori di pace, per la Regina della Pace.
Nelle pagine del libro parlano tutti e rispondono a ogni domanda. Ma parlano anche, dicevamo, i testimoni dei tanti "interventi del Cielo" sperimentati nella propria vita: guarigioni, vocazioni, consolazioni, conversioni, prodigi.
Non ha saputo resistere alla gioia di poter raccontare la propria testimonianza riferita a Medjugorie, padre Serafino Tognetti, monaco e sacerdote nella "Comunità dei figli di Dio" fondata da don Divo Barsotti, che firma la prefazione del libro di Caniato. È titolata "Anche a me ha cambiato la vita" e proprio il titolo della prefazione di padre Tognetti inquadra dalle prime pagine una delle manifestazioni immediate che si vivono nell'incontro con il Cielo: la necessità traboccante di raccontare ciò che si è vissuto. Accadde agli Apostoli che videro il Sepolcro vuoto, è successo a Caniato, che ha superato le 400 pagine per raccontare ciò che ha vissuto e che continua a vivere nella sua vita dopo quel primo pellegrinaggio, da giornalista freddo e distaccato, a Medjugorie.
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