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Riaprono le Terme Suburbane

In occasione di una speciale iniziativa che consente di visitare il cantiere di restauro

Riaprono le Terme Suburbane

Le Terme Suburbane, uno degli edifici pubblici piu' affascinanti e meglio conservati dell'antichita' romana negli scavi di Ercolano, aprono nuovamente al pubblico in occasione di una speciale iniziativa che consente di visitare il cantiere di restauro in corso. Una iniziativa voluta da Francesco Sirano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e funzionario delegato alla direzione del Parco, che precede l'apertura definitiva al grande pubblico. Il cantiere, interamente finanziato con fondi pubblici statali, e' frutto della speciale collaborazione pubblico privato con il Packard Humanities Institute che affianca Ercolano da quasi venticinque anni e che ha donato il progetto.

Le Terme Suburbane si mostrano cosi' per la prima volta in una fase avanzata del loro restauro. "Questo progetto e' il frutto di un lavoro corale che unisce ricerca, tutela e valorizzazione- spiega Sirano - apriamo ai cittadini un cantiere di restauro in corso, trasformandolo in un'occasione di conoscenza e di dialogo con il nostro patrimonio. Vogliamo che i visitatori comprendano non solo la bellezza straordinaria di questi ambienti, ma anche l'impegno e la cura che occorrono per conservarli e restituirli al futuro".

Le Terme Suburbane sorgono tra l'antico arenile e la cinta muraria di Ercolano, e furono costruite originariamente come bagno privato per la prestigiosa famiglia dei Nonii Balbi, per poi essere ampliate e messe a disposizione della comunita' cittadina. L'edificio conserva straordinari elementi architettonici e decorativi, tra cui pavimenti marmorei di grande raffinatezza, decorazioni in stucco e pittura di elevata qualita', le rarissime porte lignee originali, un innovativo sistema di riscaldamento 'a samovar' per le piscine calde, unico nel suo genere per stato di conservazione.

L'iniziativa di apertura del cantiere si inserisce nell'ambito delle attivita' previste dalla Legge 132/2019, che consente di destinare parte dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti dei Musei e Istituti autonomi a progetti di miglioramento della fruizione e valorizzazione del patrimonio. Grazie a questa normativa, e' stato possibile finanziare le attivita' di accoglienza e valorizzazione, coinvolgendo direttamente il personale del Parco in un progetto di forte impatto culturale e identitario.

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