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Meta di sorrento

Viaggio dentro l’antropologia culturale

Liceo “Publio Virgilio Marone” incontra l'antropologo Giovanni Gugg

Viaggio dentro l’antropologia culturale

META DI SORRENTO. Accoglienza calorosa da parte degli alunni delle classi IV E e VE dell’indirizzo economico sociale (Scienze umane) del Liceo “Publio Virgilio Marone” per l’antropologo Giovanni Gugg che, lunedì mattina, ha tenuto un seminario dedicato all’antropologia culturale e alle sue applicazioni contemporanee.

Un incontro fortemente sostenuto dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Immacolata Arpino che, da sempre, propone una offerta formativa sempre più ampia ed al passo coi tempi. Studenti e studentesse, coordinati dalla loro prof.ssa Giovanna Capolongo, hanno accompagnato il relatore dall’ingresso dell’Istituto fino alla biblioteca scolastica, dove si è tenuto l’incontro, trasformata per l’occasione in un piccolo laboratorio di curiosità e dialogo. Il seminario ha attraversato la storia della curiosità umana verso l’altro, fino alla nascita dell’antropologia moderna, dall’Ottocento ai nostri giorni. Un percorso che ha mostrato come lo sguardo sull’altro sia cambiato nel tempo: da un interesse “esotico” a una ricerca sulle relazioni, sui significati e sui modi in cui le persone costruiscono senso e identità.

Ampio spazio è stato dedicato anche alle antropologie applicate, e in particolare all’antropologia del rischio, campo di studio che il docente universitario ha sviluppato negli ultimi anni analizzando la percezione del rischio nel territorio vesuviano: «Studiare il Vesuvio con l’antropologia – ha spiegato Gugg – significa capire come le persone vivono e pensano il rischio, e costruire insieme strategie di prevenzione più efficaci».

«L’obiettivo – ha aggiunto – non è solo gestire l’emergenza, ma prendersi cura dei territori a rischio, costruendo fiducia e dialogo tra istituzioni e comunità locali».

La parte finale dell’incontro è stata animata da numerose domande e interventi da parte degli studenti, che hanno mostrato curiosità e attenzione per i temi affrontati, in particolare per il modo in cui l’antropologia può essere utile a leggere la complessità del mondo contemporaneo.

Un incontro vivace, ricco di spunti e partecipazione, che ha mostrato come la curiosità e la voglia di capire gli esseri umani restino, ancora oggi, al centro del sapere antropologico.

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