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07 Ottobre 2025 - 13:15
NAPOLI. Si presenta lunedì 13 ottobre 2025 alle ore 17.30 presso il Salone del Mandato dell’Arciconfraternita dei Pellegrini a Napoli (Via Portamedina 41, accesso dal cortile dell’ospedale) il libro Perché non possiamo non dirci “cristiani”. Letture e dispute sul celebre saggio di Benedetto Croce di Ortensio Zecchino (Rubbettino edizioni, pagg. 274, euro 18; prefazione di Eugenio Mazzarella e postfazione di Dino Cofrancesco).
Dopo i saluti del primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini Giovanni Cacace, interverranno al dibattito; il professore di Storia del pensiero politicp nell’Università Suor Orsola Benincasa Gennaro Carillo; il pro-vicario generale dell’Arcidiocesi di Napoli Monsignor Gennaro Matino e l’autore Ortensio Zecchino, storico del diritto. Il tavolo di discussione sarà moderato dal giornalista e scrittore Marco Demarco.
Il libro
Il saggio di Croce comparve sulle pagine della Critica il 20 novembre 1942 e da allora non ha cessato di essere al centro di interesse e dibattiti. Afflitto dallo spettacolo delle atrocità della guerra nella sua Napoli ma, più in generale, angosciato dalle sorti della nostra civiltà, Croce volle affidare al saggio questi suoi sentimenti, con l’intento di suonare un allarme e risvegliare nelle coscienze il senso del dovere di non essere passivamente acquiescenti. Ma il saggio, bollato dalla stampa fascista e comunista, volle essere anche un appello, sia pur velato, a tutte le forze sinceramente amanti della libertà, in vista dello sperato ritorno alla vita democratica. Dalle note del Diario di Croce si comprende anche il tormento nella ricerca di un titolo adeguato, passato dalla prima formulazione in termini interrogativi, alla seconda in termini affermativi, alla definitiva, in cui affermarci diventa dirci, ma soprattutto si appongono le virgolette a “cristiani”, per render chiaro, fin dal titolo, che il termine veniva assunto in un senso particolare, diverso da quello connotante formali appartenenze confessionali. Il saggio si rivelerà espressione altissima e sofferta, a un tempo, della passione civile dell’autore, della incompiutezza d’ogni sistema filosofico e dell’insondabilità dei tanti misteri che avvolgono l’uomo.
Ortensio Zecchino Storico del diritto, ha insegnato nelle Università Carlo Bo di Urbino, Federico II di Napoli, Lumsa di Roma, Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha presieduto il Comitato direttivo dell’Enciclopedia Treccani Federico II. Presiede il Centro Europeo di Studi Normanni. Ultime sue opere: Gregorio contro Federico. Il conflitto per dettar legge (Salerno 2018, tradotto in francese e spagnolo), L’eterno conflitto tra i ‘signori’ del diritto (Editoriale scientifica, 2020), Storie di manoscritti, libri e biblioteche (Rubbettino 2021), e La Costituzione di Ruggero II (Rubbettino 2023). È stato consigliere regionale, parlamentare europeo, senatore della Repubblica – presidente delle commissioni Affari Europei, Cultura, Giustizia – Ministro dell’Università e Ricerca in tre Governi. Ha cofondato e presiede Biogem, Istituto di ricerche genetiche. Esposizioni di sue foto a Roma, Mantova, Napoli, Venezia, Vittoriale degli Italiani, San Pietroburgo.
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