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10 Dicembre 2025 - 12:53
Un'opera nata 30 anni fa quasi come una sfida e da allora rimasta sommersa, quasi dimenticata. Torna oggi alla luce "Partenope", l'unica opera lirica realizzata dal maestro Ennio Morricone e dedicata al mito fondativo della città di Napoli: l'occasione è quella delldei 2500 anni dalla fondazione di Neapolis e del ricco cartellone di eventi legato alle celebrazioni a cura di Laura Valente. Sarà il Teatro San Carlo il luogo della prima messa in scena di "Partenope", con la regia di Vanessa Beecroft. Lo spettacolo è stato presentato questa mattina nel Salone degli Specchi del Teatro San Carlo alla presenza della regista e dei due librettisti Guido Barbieri e Sandro Cappelletto, oltre che del sovrintendente del Teatro Fulvio Macciardi: "Oggi finalmente coroniamo una genesi lunghissima - ha detto Macciardi - con interpreti eccellenti che celebrano uno dei grandi simboli di questa città straordinaria. Questo titolo si aggancia molto all'inaugurazione della stagione che abbiamo fatto sabato 6 con il grande successo di Medea, due miti e due rappresentazioni così importanti e significative che si affiancano". Macciardi ha messo in guardia chi potrebbe aspettarsi "il Morricone che tutti conosciamo, quello delle musiche da film: questa è un'opera complessa, complicata".
Vanessa Beecroft si è detta "onorata di poter realizzare quest'opera in una città e in un teatro con i quali mi sento familiare. Il motivo iniziale per cui ho accettato - ha spiegato - è stato il soggetto, in particolare la 'scissione' di Partenope in una celeste e una terrestre, che ho ulteriormente scisso dividendo lo spazio scenico in due, speculare: una parte che rappresenta la femminilità e quindi la sensualità, e la Partenope più aleatoria, più spirituale, più celeste". Guido Barbieri e Sandro Cappelletto hanno ripercorso la genesi dell'opera, nata con l'idea di dedicare un lavoro alla città di Napoli e che fu proposta a Morricone: "Lesse il libretto per un quarto d'ora e ci disse 'sì, la faccio' - ha ricordato Barbieri - così in tre mesi è nato questo piccolo miracolo della partitura. Poi, per qualche ragione, quest'opera si è inabissata per 30 anni. Grazie ad Anna Leonardi, direttrice editoriale di SZ Sugar che ha scoperto l'opera nel catalogo è iniziata un'altra storia che ha portato pian piano 'Partenope' ad entrare in questo teatro". Secondo Cappelletto "quest'opera è sintesi delle diverse poetiche di Morricone, del genio che non sbaglia nessuno dei suoi oltre 400 film e che diceva che si è liberi solo quando si scrive musica assoluta, e Partenope lo è. Sono felice che la messa in scena si realizzi in un'occasione così unica, in un luogo in cui Ennio ha desiderato tante volte che si facesse".
Felice anche l'assessora al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato, secondo cui "non poteva esserci luogo e occasione migliore per quest'opera inedita che abbiamo deciso di offrire inedita nell'ambito delle programmazioni di Napoli 2500. E la offriamo nel senso vero della parola, perché domani sera la prova è aperta a tutta la città. È stato bellissimo, e lo dico con orgoglio e un pizzico di commozione, vedere le file di persone che si sono prenotate per poter assistere domani sera alla prova debutto. Ci avviamo alle conclusioni dell'anno dei 2500 ma non è finita, abbiamo ancora in serbo qualche sorpresa". Per Laura Valente, direttrice artistica di Napoli 2500, "aprire il San Carlo alla città non è un gesto formale. Con il San Carlo c'è un legame speciale, le celebrazioni sono iniziate qui con l'omaggio a Eduardo a 80 anni da 'Napoli milionaria' ed è stato cuore pulsante delle celebrazioni".
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