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l'evento
21 Dicembre 2025 - 11:29
Si è concluso a Napoli, a pochi passi dalla casa natale di Giambattista Vico, il tour nazionale di “Vico dei Miracoli”, la narrazione storico-musicale ideata da Marcello Veneziani, che ha registrato ovunque un ampio consenso di pubblico e un forte coinvolgimento emotivo. L’evento finale, organizzato dall’associazione da Polo Sud guidata dall’onorevole Amedeo Laboccetta ed ospitato nella suggestiva cornice partenopea della Domus Ars – Fondazione Il Canto di Virgilio, ha rappresentato non solo la chiusura simbolica di un lungo percorso artistico, ma anche un ritorno alle origini del pensiero vichiano.
Un pubblico numeroso e partecipe ha accolto con grande interesse ed entusiasmo uno spettacolo che ha saputo fondere parola, musica e riflessione filosofica, trasformando la presentazione di un libro in un vero e proprio racconto civile e sentimentale, capace di attraversare i secoli e parlare al presente, capace di unire rigore intellettuale ed emozione artistica, e di restituire alla città uno dei suoi pensatori più universali, nel luogo stesso in cui tutto ebbe inizio.
Molto apprezzate le performance musicali, con il pianoforte di Francesco Nicolosi, che ha dato voce alle suggestioni dell’epoca e non solo, dialogando intensamente con i testi e le letture, straordinariamente intense di Luca Violini, che hanno restituito al pubblico la forza drammatica e poetica della vita tormentata del grande filosofo napoletano.
“Sono partito quasi due anni fa con la presentazione del libro appena uscito – ha spiegato Marcello Veneziani – poi abbiamo trasformato il format in un tour teatrale, con musica, letture e racconto della vita e del pensiero di Vico. È stato un percorso segnato da largo seguito e molto entusiasmo. Tornare a Napoli era per noi obbligatorio: da qui partimmo, dal Teatro San Carlo, e qui volevamo concludere, a due passi dalla casa natale di Vico. È un luogo carico di suggestione: lo sentiamo presente, quasi sul palcoscenico”.
Nel corso dell’incontro Veneziani ha ripercorso i nodi centrali del pensiero vichiano, sottolineandone una attualità non ancora sufficientemente valorizzata: dalla concezione della storia come prodotto umano, alla visione del tempo non lineare ma “a spirale”, fatta di ricorsi e analogie, fino all’idea di una Divina Provvidenza che tiene insieme storia, filosofia e teologia. Un pensiero in cui, accanto alla ragione, trova spazio decisivo la fantasia creativa, intesa come forza generatrice dell’umano, incrocio vitale tra memoria e immaginazione.
Un paradosso tutto napoletano fa da sfondo a questa eredità: la libreria di Vico al piano terra e la sua abitazione al piano ammezzato di via San Biagio dei Librai oggi ospitano una friggitoria. Un contrasto che rende ancora più evidente quanto il filosofo sia stato celebrato, ma forse non ancora pienamente compreso nelle sue potenzialità più profonde.
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