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19 Novembre 2018 - 10:05
Alla libreria Raffaello di Napoli, è stato presentato il nuovo libro illustrato di Caterina Arciprete
Il segreto della felicità è nelle piccole cose, nella capacità di sapersi ritagliare spazi di tempo e di luogo e di assaporarne il valore, di sentirne e carpirne il senso, intimo, segreto, soggettivo; è anche trascorrere un pomeriggio nella sala di una libreria ad ascoltare e ad assistere alla presentazione di un libro: “Il Segreto della Felicità”, appunto, di Caterina Arciprete edito per l’Apeiron Edizioni.
È così, tra le mura della Libreria Raffaello di via Kerbaker di Napoli, la felicità ha svelato il suo segreto con la guida delle voci dell’autrice, dell’editore Gianni Di Costanzo, della responsabile grafica Michela Brosca (la grafica come vedremo è un elemento distintivo e fondamentale del libro), della lettrice Nunzia Guerrizio e di Vincenzo Andreoli, ospite d’eccezione, psicoterapeuta che ha fornito, con i suoi interventi, spunti di riflessione mai banali e dal profondo contenuto.
La presentazione è stata aperta dal direttore editoriale dell’Apeiron Edizioni Gianni Di Costanzo che, dopo aver sottolineato l’importanza della lettura come fonte non solo di svago ma anche di cultura e ricerca, una convinzione che lo ha spinto non solo a diventare editore ma ad aprire, in un momento storico non facile per il libro, una libreria nel cuore del vomero che fosse anche un centro di aggregazione per eventi culturali, ha immediatamente evidenziato come la genesi del “Il Segreto della Felicità” sia partita dagli splendidi disegni dell’Arciprete, che da subito l’hanno colpito e affascinato al punto tale da suggerire, proprio ispirato da quelle tavole, la realizzazione di un libro illustrato.
E infatti, già tenendo in mano “Il Segreto della Felicità”, si capisce che si sta entrando in contatto con un oggetto speciale, ci si sta immergendo in un mondo fantastico, intraprendendo un viaggio fatto d’immagini e di parole, di visioni e di significati; il libro si scopre un piccolo grande scrigno di disegni e di illustrazioni, forti di una poetica che colpisce oltre lo scritto.
Non a caso Caterina Arciprete nasce illustratrice e scrittrice di libri d’arte per bambini con finalità ludiche ma principalmente educative.
“A un certo punto della mia vita mi sono focalizzata più sulle arti visive – racconta l’Arciprete – fin quando non ho sentito interiormente una necessità personale e creativa di dare forma al concetto di felicità”.
E quale modo migliore se non scrivere un libro illustrato, che sebbene possa apparire a un occhio distratto un testo per ragazzi, è invece un libro che offre, in ragione della tematica affrontata, diversi e più articolati piani di lettura; la felicità, infondo, la cerchiamo tutti, a qualsiasi età.
“La mia storia - continua l’Arciprete - racconta di un principe che malgrado il suo ruolo e la sua politica illuminata non riesce a comprendere il perché della sua tristezza e perché, diversamente da lui, i suoi concittadini sono felici. Così inizia una ricerca che lo porta a scoprire come in ogni piccolo oggetto ci sia un mondo immenso, carico di magnificenza e di bellezza e che basta solo saperlo apprezzare per trovare la felicità. Sono, nel tempo, giunta alla convinzione che felicità si scelga e non vada ricercata”.
La felicità, quindi, si sceglie. È una morale, questa, da favola d’altri tempi e con le favole “si è tramandata la saggezza del mondo”. Uno spunto importante su cui riflettere e come giustamente osservato nel suo lucido intervento dal Dott. Andreoli: “I messaggi importati hanno in opere del genere dei veicoli semplici che tutti possono leggere, le immagini possono parlare … qual è uno dei messaggi che esce dal libro di Caterina? È l’accorgersi finalmente delle piccole cose … delle cose che accadono in quel momento, qui e ora, come Hic et Nunc che sono due personaggi del libro …”.
“Credi che la felicità sia nelle piume? ... prendine una, è unica. Come i fiocchi di neve non ce ne sono due identiche. È questa la tua risposta ...”, ha letto dal libro Nunzia Guerrizio, ed ancora: “Asciuga le tue lacrime! Non sono di certo di gioia … prendi questa … sono parte della mia eredità … sono lacrime di gioia, ovviamente, quelle di una giornata importate. È lì dentro la risposta alla tua domanda”.
Ogni nostra giornata può, quindi, essere importante e custodire il segreto della felicità, basta capirlo e avere la pazienza di fermarsi un attimo ad apprezzarne i valori, i sentimenti, le emozioni, per riempire così le pagine bianche della nostra vita, bianco che non a caso è dominate nella grafica del libro, nel quale è presente, appositamente, un’intera pagina (appunto) bianca, quale spazio dedicato e da riempire con ciò che ci sta a più a cuore, che ci rende felici e che dobbiamo solo imparare a vedere perché è già esistente.
Marco Sica
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