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09 Maggio 2019 - 14:47
Non si placa il caso Altaforte. Dopo l’esclusione dal Salone del Libro di Torino, arrivata mercoledì sera con la richiesta del governatore Sergio Chiamparino e della sindaca Chiara Appendino agli organizzatori della kermesse di rescindere il contratto con la casa editrice sovranista, l’editore Francesco Polacchi, da mercoledì indagato per apologia di fascismo in seguito a un esposto in Procura presentato proprio da Chiamparino e Appendino, nel giorno dell’apertura della manifestazione al Lingotto, si trova davanti al Salone del Libro per ribadire che la casa editrice "non si piega alla logica del pensiero unico".
L'INCONTRO - "Confermo ciò che Salvini ha detto - ha aggiunto - mi ha conosciuto cinque anni fa una volta e credo sia verosimile che un ministro dell'Interno che incontra centomila persone al giorno è verosimile che non si ricordi del sottoscritto".
In mattinata, via Facebook, aveva scritto: "Altaforte Edizioni non si piega alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d'espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura". Intanto le polemiche fanno volare in classifica il libro di Chiara Giannini 'Io sono Matteo Salvini - Intervista allo Specchio', che sbanca su Amazon e si piazza al secondo posto nei 'Bestseller'. E sabato mattina alle 12 ci sarà la presentazione del volume: la location, ha detto Polacchi, "sarà resa nota sabato mattina". Ma intanto ha annunciato una ristampa. "Abbiamo già venduto 6mila copie del libro e siamo pronti a ristamparlo" dice all'AdnKronos.
SALVINI - "Siamo alla censura dei libri in base alle idee: non ha mai portato fortuna in passato il rogo dei libri" ha detto Salvini in piazza a Pesaro, tornando sulle polemiche. "Alle idee si risponde con le idee - ha aggiunto - alla faccia dei compagni che fanno i processi alle idee, sempre che ci siano delle idee, ma loro preferiscono urlare 'fascista'".
DI MAIO - Nella polemica "il punto non è tanto che l'editore è di CasaPound, ma che è andato a dire che l'anti-fascismo è il male assoluto, quando la nostra Costituzione nasce sui valori contro il fascismo" ha detto poi Luigi Di Maio a 'Radio Anch'io'. "E' una provocazione per vendere libri, ma non possiamo farla passare".
LAGIOIA - Per il direttore artistico del Salone, Nicola Lagioia, "il problema è che la vicenda si è spostata da una polemica culturale con implicazioni contrattuali a una vicenda simbolica con la presa di posizione di Halina Birenbaum e quindi è stata necessaria una svolta politica". Questa vicenda, ha aggiunto, "ha fatto emergere i temi chiave del nostro tempo, fascismo e antifascismo, la tenuta della democrazia, temi di cui si parlerà al Salone che certo ha una sua impostazione culturale che è andata a confliggere con quanto è successo. Questo però non vuol dire che il Salone non accolga tutti, però c'è un limite che è quello dell'apologia di fascismo e di odio razziale che si devono mettere fuori".
ZEROCALCARE - Alla luce della esclusione di Altaforte, intanto, ZeroCalcare fa sapere che parteciperà al Salone. E la conferma arriva dalla casa editrice 'Bao Publishing' che su Facebook scrive: "Siamo lietissimi di annunciare che tutti gli ospiti originariamente previsti allo stand Bao, compresi quelli che avevano espresso il desiderio di non partecipare più a questa edizione del Salone (incluso ZeroCalcare), ci saranno come previsto originariamente".
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