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Famiglia
26 Gennaio 2021 - 12:13
Non sono solo i genitori ad avere delle responsabilità nei confronti dei figli: vale anche il rapporto opposto. La relazione tra le due parti, infatti, non deve essere univoca ma reciproca, e a prevederlo è la legge. Per conoscere meglio diritti dei genitori anziani e obblighi dei figli approfittiamo delle informazioni fornite dal sito Amioagio.it.
I figli, al giorno d’oggi, vengono considerati capaci di collaborare in ambito familiare e di compiere delle scelte responsabili e autonome. Da questo punto di vista, la considerazione nei loro confronti è cambiata rispetto al passato. Tutto ciò si traduce in un carico di doveri più pesanti in relazione a tutto il nucleo familiare e, in particolare, ai genitori. Secondo quanto indicato nel codice civile, il figlio non solo è tenuto a rispettare i genitori, ma anche a contribuire al mantenimento della famiglia, secondo il proprio reddito, le proprie sostanze e le proprie capacità, fino a quando rimane a convivere con essa. In sostanza, il codice civile sottolinea il dovere dei figli di manifestare rispetto verso coloro che esercitano la potestà genitoriale e di fornire il sostegno indispensabile alle necessità essenziali della famiglia, sia sul piano spirituale che a livello materiale. Questo supporto, per altro, risulta essenziale se i genitori, per malattie o per età, richiedono più attenzioni e cure.
È dovere dei figli accettare le indicazioni fornite dai genitori, anche se essi hanno il diritto di chiedere che il loro parere sia comunque preso in considerazione. Il processo di confronto non può prescindere dal dialogo, o addirittura dalla discussione, ma al momento di giungere a una decisione è il parere dei genitori a contare. Questi, per altro, al momento del matrimonio hanno preso l’impegno di educare, istruire e mantenere i figli per assicurare lo sviluppo della loro personalità in maniera armonica e corretta.
Le responsabilità dei figli risultano più evidenti nel momento in cui i genitori hanno la necessità di un supporto maggiore dal punto di vista economico, a livello fisico o sul piano spirituale, magari perché non sono più autosufficienti. Se ci sono più figli, però, può succedere che vi siano discussioni relative a chi deve assumersi l’onere di occuparsi di mamma e papà. Va detto che non esiste una legge che obbliga i figli a mantenere i genitori (mentre, come abbiamo visto, le norme impongono ai genitori di mantenere i figli), anche se in specifiche circostanze entrano in vigore degli specifici obblighi di legge.
In più occasioni la Cassazione ha sottolineato che il soggetto anziano non è in grado di provvedere al proprio sostentamento, in misura parziale o totale, dal momento che non è nelle condizioni di svolgere un lavoro. Per la Suprema Corte, per altro, tale incapacità non richiede una prova contraria specifica, in quanto deve essere considerata implicita. Nel caso in cui tale stato di incapacità si affianchi a un bisogno concreto come quello che può essere determinato dal peggiorare di una patologia o da una condizione di non autosufficienza, i figli sono obbligati a versare gli alimenti ai genitori, ovviamente in misura proporzionale al proprio stato economico, anche se non convivono con loro.
Un impegno concreto, pertanto, deriva dalle responsabilità che i figli hanno nei confronti dei genitori anziani in condizioni di necessità. Nel caso in cui esso non venga rispettato, si può configurare perfino un reato, che è quello di violazione degli obblighi di assistenza familiare, che può comportare una multa da un minimo di 103 a un massimo di 1.032 euro e un periodo di un anno di reclusione. Un discorso simile vale anche per coloro che non danno ai propri genitori l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno: in questo caso il reato è quello di abbandono di minori o di persone incapaci, che prevede tra i 6 mesi e i 5 anni di reclusione, con un aumento della pena quando il responsabile è un figlio.
Secondo la giurisprudenza, come si vede, chi lascia da solo un genitore anziano, senza alcuna assistenza, può essere equiparato al genitore che esce di casa lasciando un figlio piccolo da solo. La vecchiaia viene ritenuta una causa di incapacità per effetto della quale non si è in grado di provvedere a sé stessi. Di conseguenza, se l’incapacità del genitore anziano è frutto di inettitudine mentale o fisica a un controllo appropriato di situazioni di rischio per la propria incolumità, la responsabilità dei figli nei confronti dei genitori impone che essi si impegnino a garantire tutto ciò che è necessario per l’igiene dei genitori e del luogo in cui essi vivono.
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