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20 Aprile 2022 - 16:27
Il calcolo del codice fiscale inverso è l’operazione che permette di risalire ai dati anagrafici a partire dalla serie alfanumerica. Il procedimento è molto utile per scompattare tutte le parti del codice e comprendere informazioni sul titolare ma è anche impiegato per controllarne l’esattezza o la veridicità in molteplici situazioni (ad esempio in contabilità per verificare la correttezza del dato sulle fatture).
Questo calcolo può essere effettuato anche online dove trovi strumenti rapidi per ricavare il codice fiscale inverso in pochi click ed in tutta semplicità.
Ovviamente tutti noi possiamo eseguire il calcolo del codice fiscale inverso perché per farlo basta conoscere la logica che c’è dietro alla costruzione di questa serie di numeri e lettere.
È ovvio che i codici fiscali generati dall’anagrafe tributaria non sono tirati a casaccio motivo per cui non sono mai uguali gli uni agli altri e, soprattutto, sono determinati da specifiche regole di codifica. Vediamo quali sono.
Partiamo dalle prime sei lettere che sono le consonanti del cognome e del nome del titolare del codice fiscale. Nei casi in cui il nome o il cognome (o entrambi) non abbiamo tre consonanti al loro interno verranno trascritte le prime due seguite dalla prima vocale. Per esempio nel caso di Luisa Mari il codice fiscale inizierà con MRALSU mentre dove la A e la U sono le prime vocali che figurano nel cognome e nel nome.
A seguire troverai due numeri che corrispondono, molto semplicemente, alle ultime due cifre dell’anno di nascita: risalire all’anno di nascita è la parte più intuitiva del codice fiscale perché la cifra 78 indica che il titolare è nato nel 1978.
Queste sono seguite da una lettera dell’alfabeto che va dalla A alla T (non tutte vengono utilizzate per evitare confusione con i numeri) e corrispondono al mese di nascita del titolare del codice fiscale.
Dopo il mese di nascita è riportata un’altra cifra numerica che corrisponde al giorno in cui il soggetto è nato. In questo caso, tuttavia, la cifra ci indica anche il sesso del titolare dato che per gli uomini è riportata così com’è, ovvero un numero da 1 a 31. Per le donne, invece, la cifra viene sommata a 40 per cui chi è nata il 10 del mese, troverà un 50 sul codice fiscale. In un’unica informazione è quindi possibile risalire sia al giorno di nascita che al sesso del titolare.
Fin qui è molto semplice ricavare il codice fiscale all’inverso, ovvero a partire dalle informazioni anagrafiche di cui disponiamo. A seguire troverai altre cinque cifre di cui le prime quattro indicano il comune di nascita in base ad un Codice Nazionale, noto anche come Codice Belfiore o codice catastale.
Questo codice è confrontabile anche sul sito dell’Istat e varia per ogni comune del territorio italiano per cui è ovvio che tutte le persone nate ad esempio a Napoli abbiamo un codice fiscale con le medesime cifre (in questo caso F839).
L’ultimo carattere invece rappresenta la cifra di controllo, una sorta di chiave elaborata tramite algoritmo che garantisce l’unicità del codice fiscale laddove vi siano somiglianze ed omonimie.
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