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L'iniziativa

La scoperta dell’uso dell’ossidiana di Procida nella presitoria

Il 25 ottobre presentazione nella Necropoli paleocristiana di San Vito

La scoperta dell’uso dell’ossidiana di Procida nella presitoria

Procida capitale della cultura 2022 può vantare un nuovo primato. La sua ossidiana, quel vetro vulcanico nero che si trova incastonato fra i depositi della Breccia Museo in varie parti dell’isola, ha avuto un inaspettato uso preistorico: serviva come materiale abrasivo per lisciare gli scafi delle imbarcazioni.

Anche di questa scoperta parla il libro: “L’oro nero del Mediterraneo.l’Ossidiana nella preistoria”, edito in collaborazione fra il Museo civico “S. Tusa” di Procida e Villaggio Letterario, che sarà presentato venerdì 25 ottobre alle 17.30 presso la Necropoli paleocristiana di Pozzuoli (Villa Elvira, Via san Vito, 9).

La scoperta è merito di un gruppo di studiosi che ha effettuato scavi e ricerche archeologiche a Vivara. Il volume illustra, in una serie di saggi a contenuto sia divulgativo e didattico, sia scientifico, l’importanza che ebbe l’ossidiana come materiale per realizzare gli indispensabili strumenti da taglio e da caccia, prima della scoperta dei metalli. Finora sembrava che i giacimenti di ossidiana sfruttati nella Preistoria fossero soltanto quattro, appartenenti alle isole di Lipari Pantelleria, Palmarola e Sardegna (Monte Arci); e che l’ossidiana di Procida, caratterizzata da una tendenza alla minuta frammentazione, non avesse avuto impiego. Il volume fa parte di un progetto culturale più ampio che comprende mostre itineranti, conferenze divulgative, attività didattiche e di ricerca scientifica.

Alla presentazione con i curatori Franco Foresta Martin e Nicola Scotto Di Carlo dialogheranno Massimiliano Marazzi professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli. Suor Orsola Benincasa e la dott.ssa Federica Bertino e interverrà il giornalista Pasquale Raicaldo. A moderare sarà Gianni Ambrosino direttore Vg21. La presentazione del volume, che rientra nella terza edzione della rassegna “Vivere nel vulcano 2024”, sarà preceduto alle 15.30 dalla espsoizione e premiazione degli scatti dei vincitori “Fotografie delle Scienze naturali” selezionati tra le centinaia di foto degli alunni dell’I.C. IV Pergolesi e dell’I.C. V Artiaco di Pozzuoli e dal vernissage della mostra interamente dedicata alla fotografia dei vulcani “Terre vulcaniche del Mediterraneo” del foto reporter Vittorio Sciosia. La mostra è curata da Anna Russolillo, Sonia Gervasio e Anna Abbate. A presiedere la premiazione sarà l’assessore alla P.I.del comune di Pozzuoli. La Kermesse promossa da Lunaria Onlus A2 e dall’ Osservatorio Vesuviano (INGV) gode del patrocinio del Comune di Pozzuoli, del Museo civico “S. Tusa” di Procida, dell’I.C. IV Pergolesi, dell’I.C. V Artiaco, dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dell’Associazione Vulcanologi Italiani, di Villaggio Letterario e del Gruppo archeologico Kyme.

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