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L'INIZIATIVA

USSI, il racconto dello sport: fondamentale per il dialogo tra i paesi

USSI, il racconto dello sport: fondamentale per il dialogo tra i paesi

Un filo verde che unisce i Paesi del Mediterraneo e le nuove generazioni. Mette assieme le politiche e le strategie dello sport con quelle del sociale, dell’inclusione e dell’integrazione. Meglio, del non lasciare mai nessuno indietro. L’Ussi ci prova. Mette assieme figure ed esperti, crea riferimenti per un procedere ordinato, competente e meditato. Nel giornalismo e non solo. Il Forum tenutosi a Roma è stato l’antipasto ideale per tessere un ordito di sana e semplice civiltà. Basato su rispetto delle persone e delle regole. Una fertile mattinata dedicata ad annodare, e snellire, passaggi vetusti. Con un mix di rughe culturali, stereotipi, disuguaglianze. Su questo fronte, all’incontro curato e moderato dal presidente dei cronisti sportivi italiani, Gianfranco Coppola, è stato esemplare l’intervento da remoto di Luisa Rizzitelli. “Se i tesserati alla Federcalcio sono circa un milione e di questi solo trentamila sono donne, significa che c’è un problema” ha stigmatizzato la presidente di Assist. Da qui, l’esame che ha scomodato tradizioni, culture e muri più o meno invisibili, cortili e oratori deserti, barriere di nuova e vecchia data. Per non parlare dell’avvento dei social, con Far west a seguire, del bullismo e dell’uso tossico, specie per i più giovani, dei cellulari. Allarme rosso anche da Fabio Pagliara, inventore del progetto La Repubblica del movimento-Sport city e manager sportivo con pregiati trascorsi federali: “In Italia il 50 per cento delle strutture sportive scolastiche non è a norma”. E ancora: “I dirigenti dello sport sono anziani, va sposata una formazione green”. Insomma, la radiografia allo sport è stata di qualità. Severa e senza sconti. Con gli interventi del vicepresidente della Lega Pro, Gianfranco Zola, del generale Vincenzo Parrinello, dell’organizzatore di eventi, Pippo Leone, del direttore del TgCom, Paolo Liguori, e del presidente di Aips Europa, Charles Camenzuli. Una tavolata che ha riannodato i tempi che furono. Non certo per sentimenti nostalgici ma per cogliere elementi utili ad affrontare con saggezza e visione il presente. Passaggio focale per disegnare il futuro. La concordanza sul tema è stata unanime: “Sport, gioco, compagnia e abitudine alle attività motorie sono diverse e completamente cambiate” hanno rimarcato Zola, Liguori, Camenzuli e Parrinello. “Anche per questo il racconto e la narrazione delle discipline sportive necessitano di professionisti accreditati e maturati sul campo. Cosa che non è più scontata” ha segnalato Gianfranco Coppola. Insomma, un insieme di spunti proficui. Argomenti, curati per l’Ussi dal segretario Guido Lo Giudice, da Enza Beltrone e Christian XXx, che hanno fornito lo spunto ideale per la cerimonia di premiazione curata da Dundar Keplisi.

Dalla saletta riunioni dell’Hotel Mediterraneo alla sontuosa sala consiglio della Prefettura a Palazzo Valentini. Il Premio 2024 alle eccellenze del Mare nostrum ha colto nel segno. Da Ciro Immobile a Giuseppe Marotta, passando per Manuel Bortuzzo, Sofia Raffaeli, Luca Pancalli, Daniele Santarelli, Hakan Calhanoglu fino a Gianfranco Zola: un contesto da brividi. Con il Mediterraneo, culla e fucina di culture e civiltà millenarie, ponte di intraprese e scambi economici, scientifici, linguistici e religiosi. “Nasce da qui nasce l’idea di realizzare la seconda edizione del Premio. Sono fiero e lusingato dalla presenza di personalità internazionali” le parole di Dundar Kesapli, ideatore e organizzatore della cerimonia. Moderata dalla conduttrice e autrice Rai, Metis Di Meo, la serata – organizzata con Ussi e Fondazione Artemisia di Maria Stella Giorlandino – ha coniugato competenze e impegno, talento ed esperienze, etica e morale, inclusione e cooperazione. “L’obiettivo? Promuovere la pace, l’amicizia e rafforzare i rapporti culturali nella regione del Mediterraneo” ha rilanciato Gianfranco Coppola. Da qui, i riconoscimenti a quanti, direttamente o meno, hanno contribuito a determinare svolte positive nei rapporti tra le nazioni. Con, a cascata, crescita delle imprese, miglioramenti sociali, diffusione di cultura e convivenza, condizioni umane e stato delle opere d’arte. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di ambasciatori che divulghino la cultura del rispetto. In Europa e nel Mediterraneo, ci sono ricchezze infinite che vanno riscoperte e rilanciate in modo da costituire un patrimonio da preservare e far crescere con le nuove generazioni” la sottolineatura di Kesapli, Coppola e Camenzuli nel dare il via alle premiazioni.

La cerimonia. Di fronte a flash e telecamere, in presenza e da remoto, anche Silvia Salis (vicepresidente vicario Coni), Huseyin Yucel (vicepresidente Besiktas Istanbul), Manuela Giugliano (centrocampista Roma), Francesco Bonanni (primatista del mondo nuoto per salvamento, direttore tecnico nuoto paralimpico Fiamme Oro), Mehmet Akif Üstündağ (presidente Federazione pallavolo turca), Matteo Signani (pugile, Guardia Costiera), Pino Insegno (attore, conduttore e doppiatore), Paola Cortellesi (attrice e regista), Andrew Agius Muscat (presidente Fondazione turismo Mediterraneo, Malta), Paolo Liguori, Valeria Altobelli (presentatrice, giornalista), Tugce Utlu (giornalista), Esteban Villalta Marzi (artista spagnolo), Karima Laraba (artista algerino), Foad Aodi (presidente Associazione medici di origini straniere, Italia), Hasan Tunc (presidente e fondatore scuola An Egitim Kurumlari), Fatiha El Moudni (sindaca Rabat, Marocco), Jamal Taslaq (stilista, Palestina) ed Emre Gokdemir (imprenditore). Un mosaico di fantastiche opportunità. Da non sprecare.

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