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L'INTERVENTO

La sostenibilità non è un’opzione: una scelta imprescindibile per il futuro

La sostenibilità non è un’opzione: una scelta imprescindibile per il futuro

Quando sono state pubblicate le proposte del pacchetto Omnibus dell’Unione Europea, i titoli dei giornali hanno sollevato il dubbio di un possibile arresto della sostenibilità. Per un attimo, l’idea di un passo indietro proprio nel momento in cui il cambiamento è più necessario che mai ha fatto emergere incertezza e preoccupazione.

“La sostenibilità, però, non è solo compliance. Non è un insieme di norme da seguire per adeguarsi alle regolamentazioni o un obbligo da rispettare per evitare sanzioni. È molto di più: è una visione, una strategia, un principio che guida le scelte per garantire che il benessere di oggi non comprometta quello di domani. Ed è su questo che non si può arretrare, nemmeno di un millimetro”, spiega di Antonio Schioppi (nella foto), Manager Climate Change and Sustainability Services, EY.

L’analisi dei report, l’osservazione dei dati e il confronto con aziende e professionisti hanno confermato una realtà chiara: nessuno ha deciso di fermarsi, nessuno ha fatto passi indietro sulla sostenibilità. Al contrario, il percorso continua, non per imposizione, ma per una crescente consapevolezza e responsabilità verso le generazioni future.

Una consapevolezza che si traduce anche in un nuovo approccio strategico da parte delle imprese, come sottolinea Roberto Giacomelli, EY Italy Climate Change and Sustainability Services Leader: "Le possibili evoluzioni normative e la minor cogenza non rappresentano un freno, ma un’opportunità: quella di liberare risorse e concentrare gli sforzi su iniziative di sostenibilità che creano vero valore, per le imprese e per la società. Meno vincoli burocratici significano più disponibilità per investire in progetti concreti, capaci di lasciare un segno nel tempo. Le aziende che scelgono volontariamente di adottare solide pratiche di sostenibilità e di rendicontazione della stessa, non solo dimostrano trasparenza e responsabilità, ma guadagnano anche la fiducia degli investitori e degli stakeholder. Questo approccio non è solo una scelta etica, ma un vantaggio competitivo: rafforza la reputazione del brand, attrae capitali sostenibili, facilita l’accesso a finanziamenti green e riduce i costi di capitale. Chi oggi investe nella sostenibilità, costruisce il futuro".

Le nuove generazioni lo dimostrano ogni giorno con le loro scelte, con una sensibilità sempre più marcata e con la determinazione di chi pretende un futuro più giusto e sostenibile. Una direzione ribadita anche nel Rapporto Draghi, che sottolinea la necessità di un’Europa capace di coniugare crescita, innovazione e sostenibilità. Perché la transizione giusta ed equa non è una moda passeggera né un vincolo imposto, ma una necessità concreta, un percorso che le aziende stanno già seguendo con determinazione.

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