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IL CONVEGNO
29 Maggio 2025 - 15:44
Si è svolto oggi alla Camera il convegno, organizzato da Noi Moderati, dal titolo “Verso una difesa europea credibile nel quadro della cooperazione transatlantica”.
Ai lavori, moderati dal Gen. CA r. Carmine De Pascale, responsabile Difesa di Noi Moderati, e aperti dai saluti istituzionali di Marco Di Stefano, responsabile nazionale Dipartimenti di Noi Moderati, sono intervenuti Pino Bicchielli, vicecapogruppo a Montecitorio di Noi Moderati e componente Commissione Difesa, Paola Chiesa, capogruppo FDI in Commissione Difesa; Roberto Bagnasco, Capogruppo Forza Italia in Commissione Difesa; Gen. Br. r. Giuseppe Morabito, Nato Defence College Foundation; Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri. Ha concluso il dibattito Maurizio Lupi, presidente del partito.
Per il Gen. De Pascale, "L'Italia ha la responsabilità e l'opportunità di essere protagonista in questo processo, lavorando per rafforzare la difesa europea e la sua capacità di agire in modo coeso e strategico. È un momento storico importante che non deve essere perso, e richiede un impegno forte e condiviso da parte di tutti i paesi europei. Una difesa europea più credibile e solida può rappresentare un pilastro fondamentale per la sicurezza e la stabilità del continente, e può contribuire a rafforzare il legame transatlantico con la NATO. È essenziale che l'Europa continui a lavorare verso questo obiettivo, per garantire un futuro più sicuro e stabile per i suoi cittadini".
“La creazione di una difesa europea unificata richiede un forte impegno politico e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, al fine di superare le differenze e le complessità che attualmente caratterizzano la difesa europea”, ha detto Bicchielli.
“La cooperazione transatlantica con gli Stati Uniti è importante, ma l’Europa deve essere un partner forte e autonomo. La difesa europea richiede interoperabilità tra le forze armate dei Paesi membri e una visione comune. È essenziale aumentare la spesa per la difesa e raggiungere l'obiettivo del 2% del PIL, non solo perché ce lo chiede la NATO, ma perché lo richiedono i tempi e le nostre forze armate. La difesa europea non è in concorrenza con altre spese, ma è un investimento per la sicurezza e la crescita sociale”, ha aggiunto Chiesa.
“La standardizzazione delle forze armate europee è necessaria per migliorare l'interoperabilità e la capacità di difesa comune. La geopolitica è un gioco complesso che richiede realismo e serietà, senza scontri tra tifoserie. La difesa europea deve essere credibile e basata sulla ferma difesa delle proprie radici e valori”, ha osservato il gen. Morabito.
Per Bagnasco “È necessaria una vera dottrina comune in grado di guidare le scelte politiche di investimento a livello europeo, capace di integrare la dimensione cibernetica, spaziale, tecnologica e industriale. La difesa europea non può restare ostaggio dell'unanimità e occorre rafforzare il ruolo dell'Agenzia europea per la difesa e ampliare i fondi del Fondo europeo per la difesa”.
Solo un'Europa sicura e sovrana potrà essere realmente libera. È essenziale lavorare per rafforzare la difesa europea e l'autonomia strategica dell'UE, tutelando le capacità produttive europee e mantenendo un legame forte con gli Stati Uniti.
“L'integrazione europea della difesa è necessaria e inevitabile. È un processo che richiederà tempo e sforzi, ma è fondamentale per la sicurezza e la stabilità del continente. L'Italia deve lavorare per arrivare a una difesa europea unificata e credibile, con investimenti strategici e una visione politica chiara. Solo così potrà essere considerata un partner affidabile e influente sulla scena globale”, ha affermato Silli.
“L'Europa deve investire nella difesa e recuperare il terreno perduto. La spesa per la difesa non è una contraddizione con il welfare, ma deve andare di pari passo. La credibilità della difesa europea dipende dalla capacità di spiegare ai cittadini l'importanza della difesa e della sicurezza. La cooperazione transatlantica con gli Stati Uniti è fondamentale, ma l'Europa deve essere un partner forte e autonomo. La difesa europea deve essere credibile e basata sulla ferma difesa delle proprie radici e valori. In questo contesto, è importante affrontare le sfide con realismo e serietà, senza scontri tra tifoserie. La politica deve fare sintesi e lavorare per rafforzare la difesa europea, investendo nella tecnologia, nella formazione e nella cooperazione tra gli Stati membri. Solo così l'Europa potrà essere un attore globale credibile e influente”, ha concluso il presidente Lupi.
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