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Il trasformista Luca Lombardo in tournée con “Todo Cambia”

Nei teatri da Napoli al resto d'Italia

Il trasformista Luca Lombardo in tournée con “Todo Cambia”

Luca Lombardo in tournée: uno spettacolo da trasformista, poetico, comico e con un viaggio reale per chi sogna troppo e parte mai. Dopo aver conquistato il pubblico in Italia e all’estero con lo show “Poubelle”, che ha distribuito oltre 10.000 nasi rossi in segno di leggerezza e complicità, Luca Lombardo torna a teatro con un nuovo progetto visionario: “Todo Cambia” – Elogio al mutamento, una produzione di Alessandro Alfieri, scritta con Augusto Fornari, che ne firma anche la regia.

Il tour 2025/2026 toccherà numerose città italiane, con tappe che includono anche i prestigiosi teatri di Napoli, omaggio alle origini partenopee dell’artista - Lombardo di nome, ma napoletano di cuore. La produzione è affidata a AG Spettacoli, realtà consolidata che cura anche le tournée di artisti come Biagio Izzo e Carlo Buccirosso, una garanzia di qualità e legame col grande pubblico. In scena, oltre 40 trasformazioni fulminee scandiscono il ritmo di uno spettacolo che non è mai pesante, pur toccando temi profondi.

Fa ridere, stupisce, emoziona. Cambia forma a ogni scena, proprio come la vita. Unisce trasformismo, comicità, teatro fisico e poesia, per raccontare il cambiamento in modo sorprendente e accessibile, senza retorica né sermoni. Ma questa volta, il viaggio non è solo una metafora. Durante ogni replica, uno spettatore scelto a sorpresa verrà coinvolto in un quadro mimico surreale… e alla fine riceverà un vero viaggio, da vivere nella realtà. Un gesto inatteso che premia chi si lascia coinvolgere, chi da troppo tempo non si regala nulla, chi resta sempre a guardare senza partire mai.

Con la collaborazione speciale di "Fruit Village", questo momento rende concreta l’idea che il teatro possa spingere a vivere, oltre che a immaginare. “Todo Cambia” è anche un invito a fare pace con se stessi: sul palco si incontrano il bambino che siamo stati e l’adulto nevrotico che siamo diventati, in una danza comica e tenera, dove finalmente si danno la mano. E il viaggio diventa anche un abbraccio alla diversità: accogliere ciò che è lontano, riconoscere nell’altro – anche se diverso da noi – qualcosa che ci somiglia.

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