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la rassegna
20 Giugno 2025 - 18:38
Allo spettacolo in tutte le sue declinazioni noi napoletani siamo abituati, persino viziati da tanta creatività e talento degli artisti più disparati: dai professionisti che hanno fatto la storia del teatro, agli artisti di strada. E anche quest’anno il Campania Teatro Festival, con la direzione artistica di Ruggero Cappuccio, non ha deluso le aspettative. Performances di teatro, musica, danza, letteratura che si susseguono nei siti più belli e suggestivi di Napoli e dintorni, sia all’aperto che all’interno dei teatri, una girandola di gioia e bellezza in perenne movimento dal 13 giugno al 13 luglio 2025, che regala al pubblico sorrisi, serate in compagnia, cultura, emozioni. L’offerta è ampia, c’è solo l’imbarazzo della scelta, e, acquistando il biglietto ad un prezzo popolare di 8 euro, è possibile assistere a spettacoli, spesso inediti, di grande valore.
Cito quello che ho appena visto: “La Patente/U’ Picciu”, di e con Fulvio Cauteruccio. L’attore/regista siciliano, ispirandosi liberamente al breve testo pirandelliano “La Patente”, ha realizzato uno spettacolo affascinante, ironico, dissacrante e divertente che mette insieme drammaturgia, canto, ballo, cabaret, con un accenno di psicodramma nella sapiente interazione col pubblico che il protagonista attua nell’intermezzo tra il primo e il secondo atto. Cauteruccio, che mostra un’eccellente padronanza della scena, dichiara di aver fatto ricorso a tratti all’intelligenza artificiale coniugandola con quella dell’attore. “L’amore per il teatro scritto da Luigi Pirandello – afferma l’attore – è stato un amore mai tradito, ma come ogni amore va alimentato e rinnovato, amore in cui mi reimmergo ora come direttore artistico della compagnia, a quasi novant’anni dalla morte del grande drammaturgo, nella sua scrittura con l’auspicio di restituirgli una rinnovata possibilità di incidere nel contemporaneo.
Il personaggio di Rosario Chiarchiaro, lo jettatore, reso iconico da Totò nel film del 1954 diretto da Luigi Zampa, per certi versi rappresenta la vittima di un’ingiustizia frutto di angherie, credenze, dicerie, che possono portare anche alla morte e che, pur riferendosi al contesto degli anni ’20, sono di struggente e drammatica attualità”. Tra il primo e il secondo atto Cauteruccio scende dal palcoscenico, intervista qualche persona a caso e infine chiede al pubblico di diventare anch’esso jettatore, ma dei mali generati dal post capitalismo, e lo esorta a intonare cori scaramantici e canzoni classiche napoletane. Il tutto concentrato in poco più di un’ora di puro divertimento, rendendo leggera una tematica che sicuramente spinge a riflettere.
Bravissimi anche gli attori che gli fanno da spalla: Massimo Bevilacqua e Flavia Pezzo, versatili ed esilaranti nella loro comicità spontanea e fresca.
Ma oltre allo spettacolo c’è di più: le iniziative collaterali che rendono il festival più completo e ricco, aggiungendo comfort, benessere e momenti di ulteriore distensione in un contesto già piacevole. Lo spazio dedicato al “Dopofestival”, per esempio, un bar all’aperto nel giardino del Palazzo Reale di Napoli, in pieno centro città, è una di queste. In una location davvero unica, a cui si giunge attraversando il maestoso cortile del Palazzo Reale e superando il giardino, è possibile sorseggiare un aperitivo comodamente seduti in terrazza, di spalle al Teatro San Carlo, circondati da panorami mozzafiato: da un lato il mare e il Vesuvio, dall’altro l’imponente Maschio Angioino, il castello che rappresenta il primo impatto con la città, dall’altro ancora la Galleria Umberto I, gioiello Liberty di fine ‘800.
Ma la novità di quest’anno è la libreria allestita nello stesso giardino, tra i tavolini del ristorante self service e la consolle del dj set che all’occasione si tramuta in palcoscenico per concerti. Non è una semplice libreria quella che troviamo sul belvedere del giardino del Palazzo Reale, è uno spazio di condivisione, di scambio e partecipazione tra amanti dei libri e non. Creata allo scopo di favorire la diffusione di cultura in modo gioioso e leggero, diventa un’occasione di incontro come un aperitivo o un qualunque altro evento social, rigorosamente dal vivo secondo il principio del book crossing. Ognuno può prendere un libro in prestito o in regalo, offrendone in cambio uno già letto di qualunque tipo. Si può leggere sul posto e scambiare opinioni e consigli di lettura con gli altri avventori o con le gentilissime hostess addette alla libreria, o portare il libro a casa come dono speciale. Promuovere la lettura e divulgare cultura non è mai stato così divertente, grazie al Campania Teatro Festival!
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