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09 Settembre 2025 - 12:53
La leggenda del grande mezzofondista americano Steve Prefontaine rivivrà sul palco, mercoledì 10 settembre 2025 alle ore 21.00 nel Cortile interno del Palazzo del Municipio di Pomigliano d’Arco, in Nato per correre di e con Felice Panico, quinto appuntamento programmato dal Pomigliano Teatro Festival 2025. In caso di condizioni metereologiche avverse, lo spettacolo, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si sposterà nell’Aula Consiliare.
Scomparso tragicamente a soli 24 anni, Prefontaine ha lasciato un segno che va oltre lo sport, un modello di resistenza, determinazione e impegno civile. Noto per il suo stile aggressivo, sempre all’attacco, non correva per gestire la gara, ma per sfidare i limiti, suoi e degli altri, ed il pubblico lo amava perché rappresentava coraggio e autenticità.
La sua battaglia non si fermava ai 400 metri finali, lottò per condizioni economiche più eque per gli atleti, denunciò le disuguaglianze nei contratti di sponsorizzazione e prese posizione contro la guerra, mostrando una coscienza sociale rara per la sua epoca.
Lo spettacolo non si limita a ripercorrerne i successi sportivi, ma conduce in un territorio sospeso, un limbo in cui l’atleta, senza essersi reso conto del tutto della sua fine, continua a dialogare con sé stesso e con Dio, chiedendo di poter tornare indietro, di avere più tempo.
Ne nasce un viaggio intimo e universale, che racconta l’infanzia, le prime corse, la ribellione contro il sistema sportivo americano, l’attivismo politico, l’amore per i suoi cari, la rabbia per un destino interrotto troppo presto.
«Non ho voluto solo rendere omaggio a un atleta atipico e a un ragazzo straordinario – spiega l’autore e interprete Felice Panico – ma ho trovato in Prefontaine un fratello dell’anima, un compagno di corsa ideale. La sua storia mi accompagna ogni giorno nei miei chilometri di allenamento, la corsa come disciplina, ma anche come rifugio e ricerca di senso».
Con le scene, i costumi e i suoni curati da Rita Monterosso, e la collaborazione ai costumi di Morena Cortecci, l’allestimento restituisce un’intera esistenza, fatta di passione, velocità e desiderio di infinito. Un incontro tra due anime affini, in cui l’atleta e l’attore si riconoscono nella corsa come ricerca, respiro e senso di vita.
Nato per correre è, insieme, biografia sportiva, meditazione esistenziale e tributo teatrale a un giovane campione, che ha saputo trasformare la corsa in un gesto di resistenza e libertà.
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