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Domenico Sepe e la sua nuova scultura per Papa Francesco con il legno del naufragio

“Franciscvs - Miserando atque eligendo” è una testimonianza viva

Domenico Sepe e la sua nuova scultura per Papa Francesco con il legno del naufragio

Domenico Sepe e la sua scultura dedicata a Papa Francesco

Il maestro Domenico Sepe, scultore napoletano di profonda sensibilità artistica e spirituale, firma “Franciscvs- Miserando atque eligendo”, una scultura monumentale ed unica al mondo dedicata a Papa Francesco. Alta circa due metri e realizzata in bronzo con la tecnica della cera persa, l’opera incarna la visione di una Chiesa in cammino, umile e compassionevole, fedele al motto episcopale del Pontefice: “Miserando atque eligendo” che significa "guardando con misericordia e scegliendo”.

Un'opera che, secondo la visione dell'artista Sepe, tra tradizione e profezia, osserva Papa Francesco nell'atto del cammino, con lo sguardo rivolto al futuro e i piedi poggiati su due lastre in bronzo che simulano la pietra, proprio come lo furono la pietra del primo Papa e capo degli apostoli Pietro, fondamento della Chiesa, e le Tavole della Legge, pilastri spirituali e morali del cristianesimo.

Elemento centrale e irripetibile dell’opera è il pastorale, realizzato con il legno grezzo proveniente dai relitti del naufragio di Steccato di Cutro, tragedia avvenuta nel febbraio 2023. Sormontato da una croce legata con corde, il pastorale diventa simbolo di naufragio e resurrezione, di denuncia e speranza. Quel legno, intriso di memoria e sofferenza, è stato scelto per rappresentare il centro vitale dell’opera: la compassione cristiana che abbraccia gli ultimi, i migranti, i dimenticati. È un gesto artistico che si fa preghiera, che trasforma la materia del dolore in icona di redenzione.

Il mantello papale, scolpito come mosso dal vento, si trasfigura nel saio di San Francesco d’Assisi, fondatore dell’ordine francescano. Una metamorfosi che celebra la continuità spirituale tra il Santo e il Pontefice argentino, uniti da uno stesso nome e da uno stesso messaggio: povertà, fraternità, amore per il creato. L’opera in argilla che ha dato origine al bronzo, nel frattempo, è stata trasferita nel luogo del naufragio, come segno tangibile di memoria e speranza ed è stata donata a Don Pasquale Squillacioti, parroco di Steccato di Cutro, che ne diverrà il custode permanente. Un gesto che ha suggellato il legame profondo tra arte, fede e territorio, affidando alla comunità locale la custodia di un simbolo universale di compassione.

Franciscvs - Miserando atque eligendo” è più di una scultura: è una testimonianza viva, un’opera senza eguali che scolpisce nel bronzo la misericordia, la memoria e la speranza. Un tributo potente a un Papa che ha parlato con i gesti, e a un’umanità che cerca ancora salvezza tra le onde.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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