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L'evento

“Super”, i supereroi caduti in scena al Teatro Bracco

Da giovedì a domenica

“Super”, i supereroi caduti in scena al Teatro Bracco

Da giovedì 13 a domenica 16 novembre, al Teatro Bracco di via Tarsia, va in scena “Super”, la nuova e divertente commedia firmata da Alessandra Merico con la regia di Andrea Palotto, proposta in abbonamento sotto la direzione artistica di Caterina De Santis. Un cast d’eccezione con Enzo Casertano, Beatrice Fazi, Giuseppe Cantore, Alessandra Merico e Gianni Ferreri, darà vita a una favola moderna, esilarante e malinconica, in bilico tra il mito e la quotidianità. “Super” è, in fondo, la storia di una disfatta gloriosa.

È il racconto di alcuni supereroi che non ce l’hanno fatta, che hanno smarrito la rotta del destino dopo aver assaporato la gloria. “Strongman” e “BigMind” sono stati un tempo compagni d’armi di Superman e di altri leggendari paladini del bene; ma l’incostanza, la pigrizia e la fragilità tipicamente umana li hanno condotti lontano dai riflettori, relegandoli in un presente di disillusione e rimpianto. Oggi vivono insieme in un covo decadente, un tempo simbolo di potenza, ora venduto per necessità economiche ad Antonella, figlia di Ben Grimm, la celebre “Cosa” dei Fantastici Quattro. La nuova proprietaria, innamorata senza speranza di BigMind, cerca di salvare il salvabile tra affitti arretrati e slanci sentimentali, mentre i due ex paladini del bene tentano di tirare avanti tra piccole imprese eroiche di scarso rilievo e una pensione d’invalidità ottenuta con qualche astuzia burocratica.

Ma ecco che, in un impeto di orgoglio e nostalgia, decidono di rimettersi in gioco: richiamano in servizio altri “Super” dimenticati, come Fastman, la cui velocità è ormai solo un ricordo, e si preparano a una improbabile rinascita. Sarà l’arrivo di Superchic, una supereroina social e moderna, a sconvolgere i loro equilibri. Giovane, ironica e con lo smartphone sempre in mano, desidera imparare dai “vecchi maestri” del mestiere, diventando così il simbolo del nuovo che incontra il vecchio, dell’ideale che si scontra con la realtà. In questo incontro-scontro tra generazioni di eroi, tra l’illusione della gloria e la verità del fallimento, si cela la sottile malinconia della commedia.

Con toni farseschi e paradossali, “Super” gioca con l’immaginario del supereroe per restituircelo nella sua più disarmante umanità. “Che cos’è davvero un supereroe?”, si chiede il regista Andrea Palotto nelle sue note di regia. “Un supereroe è un personaggio eroico con una missione disinteressata a favore della società. Ma quando questa vocazione non è più nobile, che ne è di lui? Cosa fa dei suoi doni?”. La risposta è in scena: tra risate, nostalgia e una dolce ironia, i “Super” si mostrano per ciò che sono: creature fragili, goffe e autentiche, più umane che mai. E forse, proprio per questo, ancora capaci di emozionarci.

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