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Parte al CortéSe una nuova stagione di teatro vivo

Si annuncia un’annata ricca, sorridente, appassionata

Parte al CortéSe una nuova stagione di teatro vivo

Il Teatro CortéSe svela la nuova stagione 2025-2026 con l’entusiasmo di chi, nonostante anni di sacrifici e di impegno quotidiano, continua a credere ostinatamente nella forza del palcoscenico. Anna Sciotti, direttrice con l’Ente A.r.ti. Teatro e Musica Aps, e Giuseppe Giorgio, artefice della consulenza artistica, custodiscono dal 2019 questo presidio culturale dei Colli Aminei, e lo fanno anche quest’anno proponendo un cartellone vario, popolare e colto, dove la tradizione napoletana si intreccia con la comicità, la musica, la narrazione e il teatro d’autore. Si annuncia un’annata ricca, sorridente, appassionata, capace di accogliere pubblici diversi senza mai rinunciare alla qualità. La stagione prende avvio domenica 23 novembre con Amedeo Colella e il suo “Nisciuno nasce ‘mparato”, un varietà culturale che trasforma una lezione di napoletanità in un irresistibile turbine di canzoni, interventi dissacranti e intrusioni comiche, accompagnato dal maestro di posteggia Francesco Cuomo e dalla sciantosa Elena Vittoria. Subito dopo, Ciro Esposito e Rosario Minervini conducono lo spettatore all’interno dei “Racconti mannari”, tre atti unici che giocano sull’evoluzione o, sull’involuzione, dell’essere umano. Il mese di dicembre si apre invece con Luciano e Massimo Salvetti che, in “Facciamoci i lazzi nostri”, rendono omaggio al grande varietà napoletano del Novecento. E ancora, Alan De Luca torna con “43 ‘Onna pereta fore ô balcone”, una serata di gioco, improvvisazione e allegria, accompagnato da Elena Vittoria, Ciro Coppola e Patrizia Zenga, per una tombola spettacolo di antica tradizione. Il nuovo anno si inaugura con Gianluca d’Agostino e il suo “Da est a ovest”, una storia di sentimenti e memoria condivisa, interpretata con Rossella Amato e guidata dalla regia dello stesso autore. A gennaio arriva anche Rosario Giglio con “Il padrone” da Molière, attento a rivelare l’attualità sconcertante del testo. Poco dopo, Francesca Marini porta in scena “Il mio canto libero”, una confessione musicale che ripercorre le grandi voci che l’hanno ispirata, da Pino Daniele a Piaf, da De André a Battiato, in un viaggio sonoro diretto da Roberto Criscuolo. La stagione prosegue con Marco Lanzuise e Luciano Salvetti in “Cornuti e contenti”, commedia brillante fatta di equivoci, travestimenti e gelosie incrociate. A marzo ritorna il teatro di narrazione con Mario Mauro, interprete di “Lurdes” di Fortunato Calvino, un racconto grottesco sul dramma della pandemia visto dagli occhi di una donna del popolo. Sempre a marzo Gianfranco Gallo propone “Il mio contro canto libero”, una panacronic opera di denuncia e poesia, un teatro-canzone dal tono visionario. Seguono Salvatore Gisonna e Peppe Laurato, con la partecipazione di Angelo Belgiovine, che portano in scena “2 di troppo”, un gioco di equivoci e caratteri in continua collisione. Paolo Caiazzo approda quindi con “Sit-down comedy”, una chiacchierata scenica ricca di aneddoti, osservazioni pungenti e proiezioni dal vivo. Ad aprile, la Bisluck Company presenta “Binario comune” di Noemi Giulia Fabiano, un testo bruciante ambientato nella metro di Napoli durante un Capodanno sospeso. Poco dopo, Gianni Caputo fa rivivere l’universo umano di Raffaele Viviani con “Quanno pazziavo ô strummolo”. Maggio accoglie Mario Brancaccio e Simone Esposito con “Otello…ma non troppo”, una rivisitazione comica in cui un povero scrittore tenta di salvare la propria dignità artistica e la propria casa. La stagione prosegue con Paolo Caiazzo in “Boomer - Un papà su sofà”, affresco generazionale in cui la convivenza forzata fra un padre e due giovani coinquilini scatena una serrata commedia degli equivoci. A completare il percorso, tre eventi speciali riservati agli abbonati: per la musica, Luca Sorrento e Antonello Amabile con “Neapolitan love songs”, un viaggio nelle melodie classiche partenopee; una rassegna dedicata alle grandi band internazionali, da Pink Floyd a Genesis, da Supertramp agli Emerson Lake & Palmer, curata da Paolo Spadea; e infine la rassegna POC - Point of Comedy, diretta da Daniele Ciniglio e Antonio Juliano, che da dicembre e per cinque appuntamenti nel 2026 attraverserà con ironia la satira politica e la quotidianità. A chiudere idealmente l’anno, nel 2026, il tributo al quarantennale della scomparsa di Annibale Ruccello, con Rino Di Martino e la regia di Antonella Morea impegnati in “Mamma - Piccole tragedie minimali”.

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