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Una “Cena tra amici” brillante e corrosiva

La commedia francese in scena al “Nuovo” fino a domenica

Una “Cena tra amici” brillante e corrosiva

Una serata qualunque, una cena tra amici, un nome che cambia tutto. Si apre così “Le prénom – Cena tra amici”, brillante e corrosiva commedia francese di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, che arriva giovedì 27 novembre 2025 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 30) al Teatro Nuovo di Napoli diretto da Alfredo Balsamo, nella versione italiana curata da Fausto Paravidino e diretta da Antonio Zavatteri.
Presentato da CMC/Nidodiragno e Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona lo spettacolo vede interpreti in scena Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino.
Una serata come tante altre, cinque amici, buona cucina, vino, una lunga storia di legami familiari e affettivi. In un elegante appartamento borghese, casa di una coppia di professori – lei insegna al liceo, lui all’università – arriva il fratello di lei, agente immobiliare, con la notizia che diventerà padre.
Tra toni festosi e scherzi, la conversazione scivola sul nome del nascituro. Quando il futuro padre rivela la scelta, la tavolata sprofonda nello sconcerto.
Il nome, carico di implicazioni storiche e morali, accende un dibattito che presto travolge l’intero gruppo: valori politici, ideologie, identità, rancori mai sopiti, segreti personali e piccole ferite tornano a galla.
In poche ore, la cena si trasforma in un feroce e divertentissimo gioco della verità, in cui ogni personaggio è costretto a fare i conti con sé stesso e con gli altri.
È l’inizio di un gioco serrato, dove rancori, rivendicazioni personali e segreti mai detti trasformano la serata in un irresistibile ritratto generazionale: quella di quarantenni apparentemente realizzati ma profondamente fragili, sospesi fra ideali ereditati, disillusioni presenti e affetti imprevedibili.
Con ritmo perfetto, dialoghi taglienti e un crescendo di colpi di scena, Le Prénom – Cena tra amici scava con ironia e tenerezza nei rapporti umani più intimi, mostrando quanto sottili possano essere i confini tra affetto e risentimento, tra l’immagine che vogliamo dare e ciò che realmente siamo.
Una commedia intelligente, divertente e profondamente umana, uno specchio in cui intere generazioni possono ritrovarsi, con le proprie contraddizioni, le proprie fragilità e quell’irresistibile bisogno di dirsi la verità, almeno ogni tanto.

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