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Firma digitale: Positivi i dati del primo semestre 2025

Il report AgID conferma la centralità dei servizi fiduciari qualificati: firme digitali, marche temporali e soluzioni cloud trainano la trasformazione digitale di imprese e cittadini, con un’adozione sempre più strutturale e conforme al Regolamento eIDAS

Firma digitale: Positivi i dati del primo semestre 2025

La digitalizzazione dei processi continua a correre e la firma digitale si conferma uno degli strumenti chiave per garantire sicurezza e valore legale e integrità nelle transazioni online.

L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha pubblicato i dati aggiornati relativi alla diffusione dei servizi fiduciari qualificati nel primo semestre 2025, basati sulle informazioni fornite dai certificatori qualificati. I numeri parlano chiaro e mostrano come imprese e cittadini stiano consolidando abitudini digitali ormai strutturali. Vediamo perché. Secondo il report dell’AGiD sulla diffusione dei servizi fiduciari qualificati (vedi qui), tra gennaio e giugno 2025 sono state generate oltre 3,4 miliardi di firme digitali remote, mentre le marche temporali emesse hanno superato quota 2,5 miliardi. Un risultato che conferma la centralità di firma digitale e marcatura temporale per la validazione dei documenti elettronici e la certezza giuridica delle transazioni online.

Sul fronte dei certificati qualificati di firma digitale attivi, il totale ha raggiunto 32,7 milioni, con una percentuale di firme remote vicina all’80%. Questo significa che la maggior parte degli utenti preferisce soluzioni agili, accessibili e indipendenti da dispositivi fisici, senza vincoli di smart card o token. Come osservato da Tinexta Infocert, leader in Italia nei servizi di digital trust, la firma digitale offre ai professionisti e alle imprese una libertà senza precedenti, grazie alla possibilità di firmare documenti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, senza essere vincolati a orari d’ufficio o a specifiche postazioni con piena validità legale e sicurezza conforme al Regolamento eIDAS.

La diffusione della firma digitale è oggi sostenuta da un contesto tecnologico e normativo sempre più maturo. Questo strumento consente di ridurre tempi e costi, semplificare i processi e garantire conformità normativa, elementi fondamentali per la competitività delle imprese e l’efficienza della Pubblica Amministrazione. Un ruolo decisivo è svolto dai servizi fiduciari qualificati, l’insieme di strumenti digitali regolati dal Regolamento eIDAS che assicurano autenticità, integrità e valore legale ai documenti elettronici.

Questi servizi – che comprendono firma digitale, marche temporali, sigilli e certificati qualificati – rappresentano la base di fiducia del mercato digitale europeo, garantendo uniformità giuridica e sicurezza tecnica nelle transazioni elettroniche. La crescita è favorita anche dalla diffusione di soluzioni integrate con piattaforme documentali e servizi cloud, che rendono i flussi di firma più efficienti, automatizzati e sicuri. Il quadro normativo europeo, grazie al Regolamento eIDAS, continua a rafforzare la fiducia negli strumenti digitali, assicurando standard elevati di sicurezza e interoperabilità.

Per le imprese, la firma digitale significa efficienza operativa, riduzione degli oneri amministrativi e maggiore competitività. Per i cittadini, rappresenta la possibilità di accedere a servizi online in modo semplice e sicuro, senza spostamenti e senza vincoli di orario. La crescita delle firme remote è la prova che la digitalizzazione è ormai parte della quotidianità: strumenti più flessibili e accessibili stanno cambiando il modo di lavorare, comunicare e fare business. Con l’evoluzione del Regolamento eIDAS 2 e l’avvio dell’Identità Digitale Europea (EUDI Wallet), la firma digitale continuerà a svolgere un ruolo abilitante per servizi pubblici e privati.

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