Jazz a tutto swing con il violino di Amleto Livia

Il violino e il jazz, incontro insolito. Ce lo propone Amleto Livia, musicista nato a Vietri sul Mare (quindi di scuola salernitana), che sarà sul palco di Palazzo Caracciolo mercoledì 17 (ore 21) con Giuseppe Plaitano al clarinetto, Nicola Cordisco alla chitarra, Tommaso Scannapieco al contrabbasso e Franco Gregorio alla batteria.
Il violino e il jazz, connubio raro, inimmaginabile in partenza persino dallo stesso protagonista, Amleto Livia, che da piccolo avrebbe voluto suonare il pianoforte, avendo messo le mani su una tastiera già all'età di sei anni. Difficoltà logistiche lo costrinsero ad optare per il violino, cosa di cui non si è mai pentito.
Il violino e il jazz. E il pensiero vola subito a Stephane Grappelli, storico violinista francese di chiare origini italiane, dal quale Livia prende inevitabilmente ispirazione. Ma anche da Django Reinhardt (grande amico e socio di Grappelli), da Duke Ellington e Glenn Miller. Jazz d'autore, insomma, per una serata a tutto swing e quindi pienamente godibile. In repertorio pezzi classici del jazz con alcune puntate tra i classici napoletani (Reginella?..), senza trascurare qualche intrigante pezzo originale dal singolare titolo “'A ballata do' diavolo”.
Sarà comunque la riconosciuta competenza di Angelo Perna ad illustrare nel dettaglio e con la consueta vivacità le caratteristiche della musica di Amleto Livia e del suo gruppo.
Per i jazzofili frequentatori di Palazzo Caracciolo è l'ultimo appuntamento che Giuseppe Reale, direttore artistico, propone per il 2025, con il suo team organizzativo presieduto da Erminia Tofil. Auguri in musica, dunque, di buone feste.
Ma il programma del primo semestre 2026 è già nero su bianco. Primo evento, lunedì 12 gennaio, con il duo pianistico formato da Francesco Nastro e Nello Mallardo. Roba per palati raffinati.