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L'INIZIATIVA
19 Dicembre 2025 - 15:55
È Alessandro Ciambrone il nome che negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo di intendere l’arte murale in Italia: un artista capace di trasformare pareti, quartieri e comunità intere in opere corali. Il suo murale da Guinness World Record, realizzato sulla facciata della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, vero e proprio simbolo di rinascita e partecipazione, lo consacra oggi come uno dei più originali interpreti dell’arte urbana contemporanea.
Dopo questa impresa, promossa attraverso i canali ufficiali del Guinness che contano 70 milioni di follower, Ciambrone ha completato anche il murale scolastico più esteso al mondo, per celebrare i 2500 anni della città di Napoli, coinvolgendo una comunità scolastica di 20 istituti e 40 mila studenti in Campania, creando un gemellaggio tra le due opere.
«Per celebrare il traguardo di “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”, abbiamo voluto dedicare la palestra dell’istituto “Borelli” ai grandi campioni del Napoli, 11 calciatori iconici, e ai più grandi sportivi della Campania nelle diverse discipline, il tutto in occasione dei festeggiamenti per i 2500 anni della città nell’ambito del Napoli Fringe Festival», ha spiegato Ciambrone.
Sulle pareti troviamo quindi i nomi dei campioni Agostino, Carmine e Giuseppe Abbagnale, Sandro Cuomo, Monica De Gennaro, Peppiniello Di Capua, Geremia Di Costanzo, Manila Esposito, Pino Maddaloni, Ferdinando Meglio, Pino e Francesco Porzio, Diego Occhiuzzi, Patrizio Oliva, Massimiliano Rosolino, Clemente Russo, Angelo Scalzone, Assunta Scutto, Davide Tizzano. Accanto a loro quelli dei calciatori che hanno vestito la maglia azzurra: Maradona, Giordano, Careca, Lavezzi, Mertens, Cavani, Hamsik, Bruscolotti, Juliano, Bagni, Koulibaly.
Nel network di scuole troviamo a Napoli l’Istituto Comprensivo 26 Imbriani - Sant'Alfonso Maria de' Liguori Napoli (plessi Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Imbriani e Borelli), il Liceo Scientifico Arturo Labriola, l’Istituto Comprensivo Statale Nicolini Di Giacomo, la Scuola Secondaria di Primo grado A. Belvedere, l’Istituto Comprensivo Statale 78 Cariteo Italico, l’Istituto di Istruzione Superiore "Sannino De Cillis", il Polo delle Arti “Caselli Palizzi”, il Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Aversa, l’Istituto Comprensivo Pier delle Vigne di Capua, l’Istituto Comprensivo “San Marco Bonito Cosenza” Castellammare di Stabia, l’Istituto Comprensivo Pinetamare e l’ Istituto Superiore Vincenzo Corrado di Castel Volturno, il Liceo Scientifico Quinto Orazio Flacco di Portici, l’Istituto Comprensivo 3 Rodari Annecchino di Pozzuoli, la Scuola Secondaria Statale di I Grado Gobetti-De Filippo di Quarto, e l’Istituto Alessio Simmaco Mazzocchi di Santa Maria Capua Vetere. Per il nuovo anno sono previsti anche altri 20 murales in altrettanti istituti scolastici regionali.
Il murale da record: un’opera monumentale di arte partecipata
Il progetto che ha portato Ciambrone alla ribalta internazionale non è soltanto un’opera di dimensioni straordinarie - il più grande realizzato da un singolo artista con i suoi 5441,93 metri quadri - è un percorso di coinvolgimento sociale che ha unito detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, studenti della Regione Campania, Fondazioni e note imprese.
Un murale che ha trasformato un luogo di confine in uno spazio di dialogo e creatività, consolidando la visione dell’artista: l’arte come ponte tra mondi che solitamente non si incontrano. Sulle pareti, prima grigie, oggi sono rappresentati i siti del Patrimonio Mondiale Unesco in tutti i continenti con citazioni di personaggi storici e Premi Nobel su temi come contrasto alla violenza, diritti umani, pace, valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e intangibile.
Il suo operato tra filantropia e rigenerazione
Una carriera dedicata alle persone, alla “filantropia d’impresa” e alla rigenerazione urbana. Nelle sue opere Ciambrone ha reso partecipe le comunità facendo dipingere tutti, dai bambini ai carcerati. Capace di coinvolgere le imprese che investono nel sociale, come nel caso del muro della Libertà, finanziato da dieci mecenati. E nel promuovere il suo messaggio etico, ha donato negli ultimi 5 anni alla comunità decine di murales per una cifra stimata di 300 mila euro, oltre alle ricadute economiche importanti per i territori interessati.
Le sue opere, spesso frutto di lunghi processi partecipativi, sono ormai riconoscibili per intensità, cromatismi e per quella capacità di trasformare i luoghi rendendoli più vivi, più narrativi, più comunitari.
Con una visione artistica unica nel suo genere, Alessandro Ciambrone continua a ridefinire il modo di vivere lo spazio urbano e sociale. Un artista che non si limita a dipingere muri: li ascolta, li anima e li restituisce alla collettività come opere condivise.
Il background da architetto e ricercatore incide profondamente sulle rappresentazioni ricche di significati simbolici: un anno alla University of California Los Angeles con un progetto finanziato dal Governo degli States; un anno alla University College Dublin e quattro anni a Parigi per un progetto finanziato UNESCO e un dottorato in co-tutela internazionale fra Université Paris Nanterre e Università “Vanvitelli”.
Ciambrone coinvolge sempre grandi imprese nei progetti di riqualificazioni di carceri, ospedali, istituti scolastici, spazi pubblici in contesti degradati perché reputa che la “filantropia d’impresa” sia un processo collettivo che deve includere istituzioni pubbliche e imprenditori creativi.
Le altre opere da record e un documentario che racconta l’impresa
Tra i lavori recenti si segnalano il murale per il Carnevale Palma Campania, una delle manifestazioni popolari più partecipate del Mezzogiorno. L’opera è esposta in piazza per il Carnevale — evento che ogni anno richiama circa 300.000 persone — e successivamente entrerà nella collezione permanente del Museo Civico del Carnevale di Palma Campania, e Il murale per l’Afragola Film Festival, sotto un ponte stradale ad intenso scorrimento veicolare, connette il centro città alla periferia attraverso cromie fluorescenti che illuminano un’area degradata.
Con l’anno nuovo dal 12 al 16 gennaio 2026, ogni giorno dalle 9 alle 16, l’artista guiderà un nuovo grande intervento sulle pareti interne del carcere di Santa Maria Capua Vetere, lavorando fianco a fianco con detenuti, docenti universitari, studenti, associazioni culturali, ordini professionali e imprese. Un ulteriore tassello del suo impegno per l’arte come atto di apertura e condivisione.
Intanto, è in corso il tour il documentario dedicato alla realizzazione del muro da Guinnes, dal titolo “Libero dentro”, un ritratto della straordinaria esperienza artistica e umana all’interno del carcere di SMCV, tra festival, auditorium e istituti di cultura, tra istituzioni e università italiane.
Tra le principali opere di Alessandro Ciambrone si ricordano il primo murale in fabbrica per Coelmo, i tre murales di mille metri quadri per gli 800 anni dell’Università di Napoli ‘Federico II’, il murale dell’amicizia Napoli-Rio de Janeiro nella sede del CONI Brasile, quello di 450 mq per Lavazza a Piazza Sanità Napoli, i venti murales per venti scuole della Regione Campania, i murales per il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege (400 mq) nel Comune di Sant’Antimo, l’opera “Amore e Psiche” in Piazza Errico Malatesta a Santa Maria Capua Vetere. È stato altresì direttore artistico delle collezioni estive Carpisa e Yamamay per il concorso internazionale “Icons and soul of Brazil”.
(foto di Francesco Formicola)
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