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Il caso
02 Luglio 2024 - 16:47
Milano. "Se non per le foto pubblicate sui giornali, il viso di Giacomo Bozzoli io non l'ho mai visto". Ne è certo Alessandro Spaggiari, sindaco di Soiano del lago, il comune sulla sponda bresciana del Garda in cui risiede il 39enne, condannato ieri in via definitiva per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario, ma irreperibile. A Soiano ieri sera i carabinieri non lo hanno trovato. "Anche stamattina ho visto diverse pattuglie girare per il paese. Lo stanno cercando qui in zona, controlli ne vengono fatti", dice il primo cittadino, che avendo "assoluta fiducia nelle forze dell'ordine" e augurandosi che Bozzoli "si consegnerà a breve, anche perché ormai è un atto dovuto", si dice "certo che non trascorrerà tanto tempo" prima che il 39enne venga assicurato alla giustizia. A Soiano l'uomo risiede con la compagna e il figlio "in una villa molto bella, in una posizione invidiabile", racconta Spaggiari.
L'immobile è della famiglia "ormai da qualche anno", eppure "non ho mai incontrato nessuno di loro. A Soiano non li ho mai visti, né in chiesa, né al bar, né al ristorante. Mai visti da nessuna parte", dice con certezza. Strano in un paese che ha meno di 2.000 abitanti, anche se d'estate si aggiungono i tanti turisti con le seconde case. "Io ho 54 anni, a Soiano sono nato e cresciuto, qui conosco tutti. La famiglia Bozzoli non l'ho mai incontrata, non ho mai avuto notizie di loro, né il sentore che il figlio frequentasse l'asilo o la scuola. Se vivessero qui tutto l'anno, li avremmo visti", ribadisce.
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