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Cresce il rischio

Italia prima in Ue per attacchi cyber

Il settore sanitario, la Pubblica amministrazione e le telecomunicazioni sono particolarmente esposti

Italia prima in Ue per attacchi cyber

Il report dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale

ROMA. A luglio 2024, l'Italia si conferma un bersaglio privilegiato per gli attacchi ransomware, posizionandosi al terzo posto a livello mondiale (dopo Stati Uniti e Canada) e al primo in Europa. Secondo l'ultimo report dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, i gruppi RansomHub e Akira sono stati i principali responsabili di questi attacchi, che hanno causato gravi danni a numerose organizzazioni, in particolare nel settore sanitario, nella pubblica amministrazione e nelle telecomunicazioni.

Nonostante un leggero aumento degli eventi cyber nel complesso, è stato proprio un attacco mirato a un fornitore di servizi IT a generare un numero significativamente più alto di incidenti, con ripercussioni su molteplici strutture sanitarie. Sono alcuni dei dati che emergono dall'ultimo "Operational Summary", la relazione mensile sullo stato della minaccia cyber nazionale curata dallo Csirt, l'articolazione tecnico-operativa dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Il ransomware, criptando i dati delle vittime e richiedendo un riscatto per il loro ripristino, rappresenta una grave minaccia per le aziende e le istituzioni, mettendo a rischio la loro operatività, la reputazione e la sicurezza dei dati sensibili.

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