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La tragedia

Naufragio del veliero: l'errore umano al centro delle indagini

Un ruolo chiave nella tragedia potrebbe averlo giocato la deriva mobile, parzialmente alzata

Naufragio del veliero: l'errore umano al centro delle indagini

Il veliero poco prima del naufragio

Avrebbe compromesso la stabilità della barca

PALERMO. Le indagini sulla tragedia del "Bayesian", lo yacht affondato al largo di Porticello, si concentrano sempre più sull'ipotesi di una serie di errori umani. La Procura di Termini Imerese indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colpose, reati che potrebbero essere aggravati se venisse accertata la volontà di commettere il fatto.

Secondo le prime ricostruzioni, un ruolo chiave nella tragedia potrebbe averlo giocato la deriva mobile, parzialmente alzata. Questa circostanza, confermata dai vigili del fuoco, avrebbe compromesso la stabilità della barca, rendendola particolarmente vulnerabile alla forza del vento, stimata in circa 150 km/h.

Gli esperti sottolineano come la deriva abbassata avrebbe potuto contrastare l'azione del vento, evitando che lo yacht si inclinasse eccessivamente. In particolare, l'imponente albero in alluminio di 75 metri, rimasto agganciato allo scafo, avrebbe amplificato l'effetto della forza del vento.

La scatola nera dello yacht potrebbe fornire elementi cruciali per ricostruire la dinamica dell'incidente e chiarire le responsabilità. Le indagini sono ancora in corso, ma l'ipotesi dell'errore umano sembra sempre più accreditata.

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