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L'omicidio

Registra l'audio della sua morte e incastra il marito

Morta in bagno un anno fa, ma non era suicidio. L'uomo arrestato

Registra l'audio della sua morte e incastra il marito

Sul cellulare la donna è riuscita a registrare il delitto

ROMA. Un macabro delitto, celato dietro la finta scena di un suicidio, è stato svelato grazie alle registrazioni audio del cellulare della vittima. Una donna di 39 anni è stata trovata senza vita nel bagno di casa, strangolata con una cintura. Le indagini hanno portato all'arresto del marito, un 42enne accusato di omicidio aggravato. Le registrazioni audio, effettuate nella notte del delitto, catturano la violenza dell'aggressione e smentiscono la versione dell'uomo, che aveva inizialmente sostenuto l'ipotesi del suicidio.

L'uomo, che attualmente si trova in custodia cautelare in carcere dal marzo scorso quando è stato arrestato dai Carabinieri su mandato del Gip, è sospettato di aver messo in scena il finto suicidio della donna con cui all'epoca ancora conviveva, una 39enne moldava, dalla relazione con la quale erano anche nate due bambine ancora in tenera età. Secondo gli investigatori, la versione fornita dall'uomo che chiamò all'alba del 2 agosto il 118 dicendo che la moglie si era chiusa in bagno dall'interno e non gli rispondeva, e che poi fu trovata rannicchiata nel box doccia esanime e con una cintura stretta al collo, non torna. 

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