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Medio Oriente in fiamme

Libano, Crosetto smentisce un nuovo attacco di Israele a basi italiane Unifil

Il ministro: rimaniamo dove siamo, l'Italia non prende ordini da nessuno

Libano, Crosetto smentisce un nuovo attacco di Israele a basi italiane Unifil

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto

Tajani a Israele: «I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah». Parigi convoca l'ambasciatore israeliano

ROMA. "L'Italia non prende ordini da nessuno soprattutto se è in un luogo in nome delle Nazioni Unite con il compito di mantenere la pace". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita in Kosovo, all'indomani dell'attacco israeliano a Unifil in Libano.

"Non saremo mai noi che ci spostiamo perché arriva qualcuno che con la forza ci dice 'spostatevi perché stiamo andando a combattere'. Noi siamo lì e ci rimaniamo con la fierezza di un mandato che abbiamo ricevuto dalle Nazioni Unite", ha detto Crosetto. "Al contempo pretendo il rispetto che pretende una Nazione amica impegnata in una missione internazionale di pace", ha concluso il ministro della Difesa.
SMENTITO UN NUOVO ATTACCO A BASI ITALIANE UNIFIL. Sulla situazione in Libano il ministero della Difesa oggi è intervenuto per dire che "in merito alle notizie circolate nella giornata odierna, riguardanti un presunto terzo attacco contro le basi italiane di Unifil in Libano, il Ministero della Difesa smentisce categoricamente tali affermazioni", sottolinea il ministero spiegando che "le verifiche condotte sul campo confermano che non vi è stato alcun ulteriore attacco". "Sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati, eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di Unifil, le Forze Armate libanesi e le Forze di difesa israeliane (Idf) - continua - L'intervento di riparazione si è reso necessario a causa dei danni riscontrati nei giorni scorsi e ha lo scopo di garantire la sicurezza e l'operatività delle strutture della missione".

"Le operazioni sono state pianificate e sono in corso di svolgimento con il consenso di tutte le parti interessate, assicurando il pieno rispetto degli accordi e dei protocolli internazionali in vigore - conclude - Il ministero della Difesa invita i media a verificare accuratamente le informazioni prima della loro diffusione, onde evitare il propagarsi di notizie infondate che potrebbero generare preoccupazione".

TAJANI A ISRAELE: I SOLDATI ITALIANI NON SI TOCCANO. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro a Torino, ha confermato che negli attacchi israeliani contro le base Unifil “non c’è alcun soldato italiano ferito, sono comunque in sicurezza”. “Continuiamo a mandare messaggi chiari al Governo di Israele che i soldati italiani non si toccano - ha detto il vicepremier - i nostri soldati non sono militanti di Hezbollah ma sono quelli che hanno sempre garantito con grande rispetto delle regole, lavorando per la pace, una situazione che permettesse anche alla popolazione civile israeliana di essere tutelata”. Tajani ha aggiunto: “Hanno fatto il loro dovere. Siamo vicini ai nostri militari, stiamo seguendo minuto per minuto quello che sta accadendo”.

PARIGI CONVOCA L'AMBASCIATORE ISRAELIANO. Intanto il Quai d'Orsay ha convocato l'ambasciatore israeliano in Francia dopo un nuovo attacco delle Idf contro Unifil, di cui Parigi è uno dei principali contributori. "Questi attacchi costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale e devono cessare immediatamente", ha denunciato il Quai d'Orsay in un comunicato, aggiungendo che "le autorità israeliane devono dare spiegazioni: quindi la Francia convocherà oggi l'ambasciatore israeliano in Francia presso il ministero dell'Europa e degli Affari esteri".

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