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il caso

Migranti, arriva il decreto anti-toghe

Meloni posta mail di un magistrato di Md: «Premier più pericolosa di Berlusconi». Gasparri: ispezione subito

Meloni ringrazia Sangiuliano: «Vicenda privata, governo non è indebolito»

La premier Giorgia Meloni

ROMA. Un decreto per stabilire i Paesi che l’Italia considera sicuri, sottraendo così alla magistratura la possibilità di decidere al posto del Governo. È il senso del provvedimento che l’Esecutivo si appresta a varare oggi, in un Consiglio dei ministri appositamente convocato da Giorgia Meloni (nella foto). La tensione tra toghe ed Esecutivo resta altissima dopo che il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei primi migranti condotti presso i centri recentemente istituiti in Albania, mentre il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana Savino, avverte: «I migranti sono fratelli, non pacchi».

SCONTRO CON I MAGISTRATI. Nel bel mezzo dello scontro tra Governo e magistrati, in un post sui suoi social la premier rilancia uno stralcio della mail del magistrato Marco Patarnello, pubblicata da “Il Tempo”: «“Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (...)”. Così un esponente di Magistratura democratica», si legge.

LA MAIL CHOC. «Questo il contenuto della mail choc scambiata tra esponenti di Magistratura democratica», sottolinea “il Tempo” nell’articolo ripreso dalla premier, dove si spiega che a scrivere la mail «a una nutrita mailing list di giudici schierati, è il sostituto procuratore della Cassazione, Patarnello, una delle voci più autorevoli della corrente dem della magistratura». Si legge ancora sul quotidiano romano: «Il giudice Patarnello scrive ai suoi colleghi: “Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell’intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto».

GASPARRI: «ISPEZIONE». L’ANM: AGGRESSIONE SENZA PRECEDENTI. Immediato, si scatena lo scontro politico: «Con un’interrogazione urgente chiedo una immediata ispezione da parte del Ministero della Giustizia», attacca il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri. «Paternello fa affermazioni politiche molto gravi», afferma Gasparri. Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, torna ad attaccare il Guardasigilli, Carlo Nordio: «Basito, noto toni di aggressione che non hanno precedenti». Per la leader Pd, Elly Schlein, «da Meloni solo vittimismo e attacchi al Pd. Adesso basta».

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