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il confronto

Terzo mandato, Pd diviso

Sala: «Partito anacronistico». Ruotolo e Verini: «Due mandati più che sufficienti»

Il sindaco di Milano

Giuseppe Sala

ROMA. Il Pd si divide di nuovo sul terzo mandato. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, torna a dare fuoco alle polveri sottolineando che «il Partito democratico si chiama democratico, in Europa non c’è limite ai mandati, noi siamo una democrazia diversa? Non è così. Mi pare veramente una posizione antistorica». E il deputato Lorenzo Guerini è chiaro: «Il terzo mandato è un tema aperto a tante opinioni, il limite è stato pensato per impedire che le cariche monocratiche si protraessero per molto tempo e ci potesse essere poco ricambio, poi è stato man mano tolto. Forse una riflessione su questo tema va fatta». Posizioni che si scontrano con quelle di chi, invece, vuole il limite. «Gestire miliardi di spesa per un tempo troppo lungo concentra troppo potere. Quindi due mandati sono più che sufficienti» dice il senatore Walter Verini. E l’eurodeputato Sandro Ruotolo, della segreteria Pd, commentando le parole di Sala è netto: «Per noi la questione del terzo mandato non è antistorica, ma è proprio superata, è archiviata, è il passato, è inutile tornarci sopra. Non è una questione di De Luca o di Zaia. C’è un tema di ricambio della classe dirigente». © riproduzione riservata

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