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il mondo in ansia

Notte tranquilla per il Papa dopo la crisi respiratoria di ieri

Il Santo Padre non è stato intubato, è vigile ed è aiutato dalla ventilazione meccanica

Notte tranquilla per il Papa dopo la crisi respiratoria di ieri

ROMA. "La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando". Così la nuova nota della Sala stampa vaticana diffusa stamane sulle condizioni di salute di Papa Francesco giunto al suo sedicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.

Ieri il Pontefice ha vissuto una nuova crisi respiratoria, questa volta, diversamente da quella di sabato, anche con un broncospasmo che gli ha causato vomito. I medici hanno provveduto all'aspirazione ma hanno bisogno di 24-48 ore per valutarne le conseguenze, per capire se questo difficile pomeriggio vissuto da Papa Francesco abbia peggiorato il quadro complessivo. La crisi è rientrata, il Papa non è stato intubato, è vigile, ma è passato, per la prima volta da queste due settimane di ricovero al Policlinico Gemelli, alla ventilazione meccanica con una machera che gli copre sia naso che bocca. È ancora, questo, un dispositivo non invasivo ma la preoccupazione resta, come indica quel lasso di tempo che i medici chiedono per esprimersi sulle conseguenze della crisi. In poche parole, come i medici hanno più volte ripetuto, il Papa non è ancora fuori pericolo.

Tutto viene deciso di ora in ora, considerata la complessità del quadro clinico del Pontefice. Quello che è certo è che la Quaresima, il periodo più intenso per i cattolici, comincerà senza la presenza di Papa Francesco. Sarà infatti il Penitenziere Maggiore, il cardinale Angelo De Donatis, "delegato" dallo stesso Papa, a presiedere i riti del Mercoledì delle Ceneri il 5 marzo. Era impensabile vedere Papa Francesco all'Aventino la prossima settimana. Ma è un fatto che il periodo dell'anno più significativo per il mondo cattolico comincia senza la presenza del Pontefice. Come ogni anno si svolgerà comunque nella chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino, la liturgia 'stazionale' cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina. Alla processione prenderanno parte i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci benedettini di Sant'Anselmo, i padri domenicani di Santa Sabina e alcuni fedeli. Al termine della processione, nella Basilica di Santa Sabina, avrà luogo la celebrazione eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.

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