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la catastrofe
30 Marzo 2025 - 11:30
ROMA. Continua in Myanmar la disperata ricerca di sopravvissuti fra le macerie lasciate dai terremoto di magnitudo 7.7 di venerdì e dalle successive scosse. Nonostante l'arrivo graduale degli aiuti internazionali, gli esperti temono che il numero delle vittime aumenterà ulteriormente in Birmania, dove gran parte della popolazione vive lungo la faglia di Sagaing, il punto di incontro tra la placca indiana e quella eurasiatica. La guerra civile esplosa dopo il golpe militare del febbraio 2021 e che prosegue anche nel dopo-terremoto - ieri si sono registrati raid dell'esercito contro i ribelli anche non lontano dall'epicentro del sisma -, ha decimato il sistema sanitario, esponendo il Paese a una grave crisi. E in queste ore si si riscontra una penuria no solo di cibo, ma anche di medicine.
A Mandalay, la seconda città del Paese di 1,7 milioni di abitanti vicina all'epicentro, che ha subito distruzioni massicce, all'alba Win Lwin si fa strada tra le rovine della sala da tè su una delle vie principali, spostando i mattoni uno a uno con le mani. "Circa sette persone sono morte qui", ha detto all'Afp. "Sto cercando altri corpi, ma so che non ci possono essere sopravvissuti. "Non sappiamo quanti corpi potrebbero esserci, ma stiamo cercando."
Circa un'ora dopo, una piccola scossa di assestamento costringendo le persone a uscire di corsa da un hotel per mettersi in salvo, in seguito a una scossa simile avvertita sabato sera tardi. Camion carichi di pompieri si radunano in una delle principali stazioni dei pompieri di Mandalay per essere inviati in siti intorno alla città. Ieri sera, i soccorritori avevano estratto una donna viva dalle macerie di un condominio crollato, con applausi scroscianti mentre veniva trasportata in barella verso un'ambulanza. La giunta al potere in Myanmar ha affermato ieri in una dichiarazione che almeno 1.644 persone sono state uccise e più di 3.400 ferite, con almeno altre 139 disperse.
Ma con comunicazioni inaffidabili, la vera portata del disastro rimane poco chiara e lontanissima dalla sua vera entità, che stime prudenti, come quella degli esperti dell'istituto geosismico Usa (Usgs), collocano in una vasta forbice fra i 10mila e i 100mila.
THAILANDIA. È salito a 17 il numero dei morti a Bangkok, in Thailandia. Il sisma ha scosso l'area metropolitana di Bangkok, dove vivono circa 17 milioni di persone, e altre parti del Paese. Molti luoghi nel nord hanno riportato danni, ma le uniche vittime sono state registrate a Bangkok. Del numero totale di morti, in 10 sono stati uccisi nel crollo di un grattacielo in costruzione vicino al famoso mercato di Chatuchak, mentre gli altri sono stati uccisi in altri sette siti. Le autorità di Bangkok hanno detto che 83 persone sono disperse.
ALLARME DELL'ONU. Sono circa 20 milioni le persone colpite dal terremoto di magnitudo 7,7 che venerdi' ha devastato la Birmania. E' quanto si legge in un rapporto redatto dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Birmania, Marcoluigi Corsi. Un terzo della popolazione birmana, ha spiegato Corsi, sta subendo le conseguenze del sisma in un Paese che gia' attraversava una profonda crisi politica ed economica dal colpo di stato militare del 2021. Le vittime accertate sono gia' piu' di 1.600 e vi sono stati ingenti danni ad abitazioni e infrastrutture, spiega ancora l'Onu: 1.690 case, 670 monasteri, 60 scuole e tre importanti ponti sono crollati in parte o del tutto. Vi sono crepe in edifici privati cosi' come universita' e ospedali, che hanno costretto milioni di persone a trovare riparo in rifugi. "Le comunicazioni via Internet sono interrotte a Mandalay - la seconda citta' piu' importante del paese, con 1,5 milioni di abitanti - i collegamenti su rotte terrestri e aerei sono interrotti", si spiega ancora nel rapporto. E non mancano "preoccupazioni per la tenuta di grandi dighe".
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