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L'iniziativa
04 Giugno 2025 - 16:10
NAPOLI. In una stagione di grande rilancio e trasformazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, anche dal punto di vista energetico e ambientale, riapre al pubblico da oggi 4 giugno il Giardino dei Principi l'area più preziosa dei suoi 134 ettari di parco storico, autentico 'monumento vivente'. Ad inaugurare il Giardino dei Principi è stato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Il taglio del nastro è stato accompagnato dalle note della Fanfara del 10º Reggimento Carabinieri Campania diretta dal maestro Luogotenente Carica Speciale Luca Berardo che ha eseguito l'inno nazionale e una selezione di brani musicali.
"I lavori durati un anno - ricorda il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt - rientrano nel finanziamento Pnrr di 25 milioni di euro per il più grande progetto di risistemazione dei viali e dell'architettura vegetale mai realizzato per Capodimonte, che prosegue nei tempi previsti. Si tratta di fondi che furono assegnati direttamente dal ministero della Cultura al Museo e Real Bosco di Capodimonte ed a altri quattro siti, per la valorizzazione dell'identità di parchi e giardini storici".
Concepito nel 1840 da Friedrich Dehnhardt, capo giardiniere del Real Orto Botanico di Napoli, secondo il gusto anglo-cinese, il Giardino dei Principi è una vera e propria opera d'arte paesaggistica, concepito sin dalle origini come luogo di sperimentazione ed acclimatazione custode del 70% delle specie esotiche presenti nel Real Bosco. Grazie al restauro con il recupero di componenti architettonici e naturalistici, il Giardino dei Principi si presenta nuovamente nello splendore che lo rese parte integrante del paesaggio napoletano: due ettari di boschetti, belvederi e viali sinuosi declinati verso la visione del Vesuvio. Nell'ambito di questi lavori Pnrr saranno messi a dimora in totale 10.047 alberi, 7.616 arbusti, 43.243 erbacee.
Le quantità piantate nel Giardino dei Principi sono: 62 alberi, 2.450 arbusti, 2.465 erbacee. La sostenibilità ambientale e il risparmio delle risorse primarie, come l'acqua, rappresentano uno degli indirizzi chiave della missione europea promossa attraverso il Pnrr. In questa visione, il giardino integra tradizione e innovazione: tutti i viali sono realizzati con un conglomerato versione contemporanea del battuto di tufo e quindi ad alta permeabilità favorendo così il naturale assorbimento delle acque. Il recupero delle acque di ruscellamento è favorito dall'inserimento di fosse drenanti in continuità con il progetto originario dell'impianto borbonico.
Anche le aree a prato seguono criteri di basso impatto ambientale, grazie alla selezione di miscugli di semi che, nel periodo estivo, non richiedono irrigazione continua. All'interno del Giardino restaurato è stato recuperato un belvedere che viene intitolato in questa occasione Belvedere dei Principi. Per coinvolgere i frequentatori nella riqualificazione del Bosco e spiegare gli obiettivi del Pnrr è appena nata la rete di cittadinanza attiva 'Comunità ecologica Capodimonte' con una sua agorà nel verde.
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